Bartosz Salamon, il Napoli pesca ancora in casa Brescia?

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Bartosz Salamon | ©Bresciacalcio.it

Bartosz Salamon | ©Bresciacalcio.it
Qualche giorno fa vi parlammo dei gioielli del Brescia presi di mira dalle big di serie A con Palermo, Fiorentina, Milan e Inter a contendersi i gioiellini Jonathan, Juan Antonio ed El Kaddouri. Quest’oggi invece è saltato fuori l’interesse del Napoli per il promettente centrocampista polacco classe ’91 Bartosz Salamon. L’esplosione del ragazzo con Scienza in questa stagione non è stata indifferente alle big tanto che indiscrezioni vogliono che anche Pep Guardiola abbia chiesto informazioni sfruttando l’ottimo rapporto con il presidente Corioni. Il Napoli però può anche vantare un canale privilegiato costruito negli anni con gli acquisti di Hamsik, Mannini e Santacroce. Salamon è un centrocampista completo bravo sia nella fase d’impostazione che in quella di rottura, prezioso sulle palle alte quest’oggi Corioni lo ha insignito dei gradi di fuoriclasse paragonandolo per modo di star in campo a Dunga. De Laurentiis pare voglia prenderlo in comproprietà già a gennaio lasciandolo però alle Rondinelle per il resto della stagione per poi portarlo agli ordini di Mazzarri nel prossimo campionato per farlo crescere all’ombra di Inler oramai leader e punto di riferimento della mediana. COrioni quest’oggi è intervenuto a Radio CRC parlando della trattativa con il Napoli

“Salamon al Napoli? Prima di tutto devo dire che stiamo parlando di un fenomeno. Non ho tanti fenomeni in squadra, ma questo giocatore lo è. È unico, non si può paragonare a nessuno, somiglia un pochino a Dunga. Salamon sa impostare e sa anche difendere. Tra Dunga e Salamon però preferisco il mio calciatore. Questo per dire che è un giocatore molto atipico. Non ricordo un giocatore forte come lui e con le sue caratteristiche. Se il Napoli volesse prenderlo, dovrà fare presto”. “Può giocare in qualsiasi grande squadra, non solo in quelle italiane, può far bene anche nelle Coppe europee poiché è già maturo per disputare un grande campionato. È un giocatore importante soprattutto sui corner, attivi o passivi, poiché salta alto. Credo che il calcio italiano soffra di questa attitudine dei nostri allenatori di considerare giocatori maturi solo quelli che abbiano compiuto 25 anni. Fuori dall’Italia invece, a 18 anni già sono considerati giocatori importanti”.

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