Bobo Vieri passa alla cassa. Chiesti 21 milioni di euro all’Inter per lo spionaggio

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vieri2Bobo Vieri, tramite il suo avvocato, assicura che ci sarà all’udienza del 22 ottobre davanti al giudice di Milano, quando dovrebbe cominciare la sfilata dei vip che ha citato nella causa in cui chiede oltre 21 milioni di euro a Telecom e Inter per una presunta attività “spionistica” ai suoi danni commissionata dalla società nerazzurra, tramite l’ex responsabile della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli. Il giudice, oltre allo stesso Tavaroli, ha ammesso la testimonianza dell’ex presidente della compagnia telefonica, Marco Tronchetti Provera, del presidente dell’Inter Massimo Moratti, dell’amministratore delegato Rinaldo Ghielfi e di altre persone. Inoltre il giudice, su richiesta dell’avvocato di Vieri, Danilo Buongiorno, ha anche disposto l’acquisizione dei verbali degli interrogatori dello stesso Tavaroli e delle dichiarazioni come persona informata sui fatti di Tronchetti Provera nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui cosiddetti dossier illegali, giunta ormai all’udienza preliminare.

Dossier che riguardavano personaggi della finanza, della politica e dello spettacolo e che portarono in carcere lo stesso Tavaroli, l’investigatore privato Emanuele Cipriani e altri. Tra i personaggi oggetto di attenzione anche Vieri il quale sostiene di aver ricevuto ingenti danni di natura psico-fisica e nella sua vita di relazione, tanto che è stata citata come teste anche Melissa Satta che, nei mesi in cui furono acquisiti i suoi tabulati telefonici, aveva già una relazione con il bomber. Tavaroli, in un suo interrogatorio del 22 settembre 2006, raccontò di aver ricevuto una telefonata della segreteria di Tronchetti Provera in cui gli sarebbe stato detto: “Guardi, la cercherà il dottor Moratti, ha bisogno di una mano, le chiederà una consulenza, tra virgolette”. Poi, un incontro definito breve con Moratti in cui il presidente gli avrebbe espresso le sue preoccupazioni. Da qui la decisione di incaricare Cipriani di capire quale fosse l’entourage di Vieri, “le persone che ruotavano intorno a Vieri su cui c’era una marea di…”. “Allora – raccontò Tavaroli, in quel momento in carcere – feci il transito dell’esigenza fra Inter e Cipriani che svolse la pratica e venne pagato autonomamente dall’ Inter…”. Ammessa dal giudice anche la testimonianza di Caterina Plateo, la donna, in contatto con Tavaroli e Cipriani, che consegnò agli investigatori il cd rom contenente i dati telefonici di Bobo Vieri del 2003-2004
da: tmw

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