C’era una volta…il Fantacalcio…il gioco sul calcio più bello (seconda parte)

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…Ma tralasciando (per ora) gli aspetti “psicologici” del gioco, e tornando (per un attimo) a quelli più “tecnici”, anche il nostro popolare Fantasy Game (così come ogni sistema goliardico che si rispetti), ha vissuto negli anni innovazioni ed aggiustamenti.

Fermi restando alcuni “capi saldi”, come il valore di gol fatti e gol subiti e di cartellini gialli e rossi, diversi sono stati i parametri introdotti, variati, aboliti, ripescati.

Dal -1/+1 per i rigori causati o procurati al fattore campo, dai modificatori dei vari reparti alla suddivisione dei punteggi nelle cosiddette fasce-gol, dai “fantasisti” alla panchina lunga, dai fantamiliardi ai crediti, dal numero dei giocatori per ruolo agli assist. Proprio a proposito degli assist, da quest’anno, a quanto pare, saranno considerati tali anche gli ultimi passaggi provenienti da corner, calci di punizione e rimesse laterali.

Le prime decisioni, comunque, riguardano il numero di giocatori previsto per ciascuna rosa (di norma 25) secondo la suddivisione dei ruoli (di norma 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti)  e il budget a disposizione per allestire le fantasquadre attraverso il “classico” metodo dell’asta (di norma 250 crediti).

Ad ogni modo, una cosa è certa: ognuno sarà libero, come sempre, di decidere come impostare il proprio Fantacalcio, facendo prevalere la logica della “personalizzazione”, secondo cui ogni Lega approva e dis-approva, modifica e ri-modifica ogni anno le proprie regole e i propri convincimenti.

Ogni Lega ha un suo rispettabilissimo Presidente che si trasforma in banditore e aggiudica gli acquisti, gestendo offerte, rilanci e, talvolta, litigate tra i fantallenatori che si sfidano con duelli all’ultimo credito.

Poi, una volta concluso il fantamercato, cresce l’attesa per la prima partita. Comincia la corsa alle ultime notizie su chi gioca e chi no, si decide il modulo da schierare, i titolari, la panchina, si comunica la formazione e si aspettano i primi verdetti, magari in diretta (grazie alle pay per view) o facendo ricorso (i nostalgici ci sono sempre) alla cara e vecchia radiolina.

Al termine della giornata, ecco le prime previsioni sui voti, veri e propri exit poll che ci accompagnano fino alla mattina seguente, quando gli inesorabili tabellini forniscono, nel bene e nel male, i loro verdetti.

Infine, partono le critiche ai giornalisti, rei di non aver giudicato a dovere le prestazioni dei nostri beniamini; spesso si grida allo scandalo e al complotto, soprattutto se arriva una sconfitta per mezzo punto o un assist non è stato assegnato o un’ammonizione non è stata segnalata. E guai se la moviola (sempre che esista ancora) ha sentenziato che quel rigore non c’era o quel gol era da annullare per fuorigioco.

Ma tant’è, il calcio è un gioco, il Fantacalcio pure e vive di riflesso portandosi dietro dubbi, veleni e processi del nostro campionato.

Tuttavia, sbollita la rabbia per l’ingiusta sconfitta o assaporata la gioia per la schiacciante vittoria, si è subito pronti a ripartire, a cercare riscatti o conferme nella prossima gara, desiderando ardentemente di urlare “GOOOOOOOOOOL” e liberarci così di quel demone che si chiama Fantacalcio, ma che ormai ci possiede e non ci lascerà più.

la prima parte

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