Criscito le immagini lo incastrano, Prandelli lo esclude

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Domenico Criscito a colloquio con gli "zingari"

E’ probabilmente il giorno più brutto della sua carriera. Lo ricorderà a lungo questo 28 maggio Mimmo Criscito , che stamani all’alba, nel ritiro della Nazionale a Coverciano, ha ricevuto la visita della Polizia, arrivata per notificargli un avviso di garanzia della Procura di Cremona riguardo alla vicende delle scommesse che sta travolgendo il mondo del calcio. Lo hanno svegliato all’improvviso e sino alle 9:15 è rimasto a colloquio con gli agenti.  Un colpo durissimo per il giocatore dello Zenit San Pietroburgo, punto fermo della Nazionale di Cesare Prandelli il quale, dopo un confronto con la Figc, ha invece deciso di escludere l’ex giocatore del Genoa dalla lista dei ventitre che si giocheranno il titolo europeo in Polonia e Ucraina nel mese di giugno.

Una scelta, quella del commissario tecnico, legata più che altro al fatto di voler garantire massa tranquillità ad un gruppo che stamani si allenato al completo eccezion fatta proprio per Criscito, il quale è rimasto in camera al fine di evitare un evidente imbarazzo. “Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto“. Vuole chiarire subito la propria posizione l’esterno di difesa che di colpo si è trovato catapultato in una sorta di vortice inimmaginabile. I fatti risalgono a due stagioni fa, quando Criscito militava ancora nel Genoa.

A coinvolgere nel calcioscommesse Criscito alcuni scatti della Polizia che lo ritraggono, il 10 maggio del 2011 ovvero pochi giorni prima della partita contro la Lazio, insieme a Giuseppe Sculli e ad altri soggetti fuori dal ristorante genovese “Osteria del Coccio”. Davanti alle serrande abbassate del locale insieme ai due calciatori e ai proprietari della stessa attività, ovvero Luca e Stefano Pollicino, ci sono anche il pregiudicato bosniaco Safet Altic, attualmente in carcere e seguito già allora dalla Polizia, Massimo Leopizzi, esponente di spicco della tifoseria genoana, Fabrizio Fileni, anch’esso supporter dei rossoblu e Kujtim Qoshi, soggetto albanese legato al già citato Altic, il quale all’epoca viveva a Genova e secondo quanto riferito dalla Polizia aveva dei contatti con alcuni giocatori genoani.

In quell’occasione, secondo quanto affermato dalla stessa Polizia, gli otto stavano parlando della sfida tra Genoa e Lazio che si sarebbe tenuta di lì a qualche giorno. Intanto sulla questione è intervenuto anche l’agente di Mimmo Criscito, ovvero Andrea D’Amico, il quale a Tgcom24 ha affermato l’assoluta estraneità del proprio assistito ai fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Cremona. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda – ha dichiarato D’Amico –. Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui. I legali – conclude il procuratore del giocatore – stanno lavorando affinché la magistratura possa ascoltarlo al più presto perché, non dimentichiamoci, che il nostro è un sistema garantista e sarebbe veramente un peccato se dovesse rinunciare agli Europei e poi magari, fra quindici venti giorni, tutto si risolvesse in una bolla di sapone. Il nostro auspicio e’ che possa essere chiarito tutto velocemente“.

Calcioscommesse Criscito a colloquio con “gli zingari”

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