
Sono ormai trascorsi ventiquattro lunghissimi anni dal lontano 18 Novembre 1989, quando la vita di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza “dei miracoli”, trovĂ² il suo capolinea sulla statale 106 Ionica, all’altezza di Roseto Capo Spulico, all’estremo confine nord della Calabria. Anni di misteri, di nebbie fitte, di indagini non approfondite, di elementi che “non tornavano”, di piste sbagliate. L’unica testimone oculare presente al momento dell’ accaduto, era Isabella InternĂ², la fidanzata di Bergamini per quasi tre anni, che quel pomeriggio di Novembre viaggiava in macchina con lui e che, come lei stessa ha raccontato in questi lunghi anni, lo ha visto buttarsi “a pesce” sotto un camion, che lo ha poi travolto e ucciso. Una scena da inequivocabile “suicidio”, dunque, che perĂ² non ha mai convinto nessuno e, soprattutto, non ha mai convinto chi Denis Bergamini lo conosceva, e ne amava il sorriso e la voglia di vivere ed, in particolar modo, la sua famiglia. Nonostante i molti dubbi, perĂ², la versione dei fatti raccontata dalla InternĂ² è sempre stata quella ritenuta attendibile, anche perchè confermata dallo stesso camionista che investì il corpo di Bergamini, ma l’aspetto inquietante della vicenda è ciĂ² che è emerso soltanto un anno fa, ossia che Denis Bergamini fosse giĂ stato ucciso quando venne investito, considerando come molti indizi portassero a ritenere che, in quel piovoso pomeriggio di Novembre, le sue scarpe non abbiano calcato il terreno fangoso nei pressi della 106 Ionica, considerando che vennero ritrovate perfettamente pulite anche nella suola, e che le perizie successive confermassero che al momento dell’impatto con il camion Bergamini fosse giĂ morto.

Tutto ciĂ² ha portato gli investigatori della procura di Castrovillari a cercare ancora il colpevole, a non fermare un’indagine che – negli anni precedenti – era stata condotta in maniera approssimativa, senza giungere ad una soluzione chiara, e senza fare giustizia di un ragazzo strappato alla vita “nel fiore degli anni”, come la sua famiglia ha piĂ¹ volte affermato.
Ecco perchè tale indagine  è stata riaperta due anni fa giungendo al “colpo di scena” che sembrava essere nell’aria, ossia la notizia che comporta una svolta nelle indagini con la notifica dell’iscrizione nel registro degli indagati all’ex fidanzata Isabella InternĂ², oggi 43 enne, per omicidio volontario con movente di natura passionale. Un elemento che rappresenta uno sblocco importante nelle indagini, anche se per la sorella di Denis Bergamini il sentimento che continua a prevalere è, inevitabilmente, soltanto quello di “profonda tristezza e sgomento” nel considerare il tragico scenario in cui suo fratello ha conosciuto la morte nonostante “nessuno merita di morire nel modo in cui è morto Denis, nonostante fosse un bravo ragazzo sempre felice e pronto ad aiutare gli altri, che amava la vita, come lui stesso aveva dichiarato nell’ultima intervista rilasciata alla stampa poco prima che qualcuno gliela togliesse”.Â
Tutto questo in attesa che Isabella InternĂ² venga convocata in procura per essere ascoltata, non piĂ¹ in veste di semplice testimone dell’accaduto ma, questa volta, di indagata per omicidio volontario: si riuscirĂ , così, finalmente a fare luce su un mistero irrisolto da ventiquattro lunghissimi anni?