Via Arrigoni, Cesena a Beretta

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Mario Beretta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

E’ ufficiale il cambio di panchina a Cesena. Il club romagnolo ha annunciato di aver rescisso, in maniera consensuale, il contratto che legava Daniele Arrigoni ai colori bianconeri e di aver ingaggiato al suo posto Mario Beretta.

La decisione del numero uno del club cesenate, il presidente Igor Campedelli, arriva il giorno seguente la sconfitta interna del suo Cesena ad opera del Milan, risultato questo che ha lasciato la squadra in fondo alla classifica seppur con ancora una gara da recuperare, il recupero del 7 marzo da giocare contro il Catania.

Beretta è il terzo allenatore a sedersi sulla panchina del Cesena, dopo Marco Giampaolo che aveva iniziato la stagione e che aveva raccolto la miseria di 3 punti nei 9 turni di campionato disputati senza vincere neanche una volta e dopo, appunto, Arrigoni, cesenate doc, chiamato a risollevare le sorti della stagione bianconera: l’inizio della sua avventura era stato più che incorraggiante, con 3 vittorie nelle prime 5 gare con Bologna, Genoa e Palermo, poi nell’ultimo periodo nuovamente il crollo con 4 sconfitte nelle ultime 5 di campionato che hanno permesso a Lecce e Novara di operare il controsorpasso e di relegare i bianconeri ad ultima della classe. Neanche gli ultimi innesti in squadra arrivati dal calciomercato come Santana dal Napoli e Iaquinta dalla Juventus sono bastati per invertire un trend negativo che comincia a farsi molto preoccupante.

Mario Beretta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

Questa mattina Beretta è arrivato nella città romagnola firmando un contratto fino a giugno con, ovviamente, l’opzione di rinnovo automatico per un’altra stagione in caso di salvezza del Cesena, alle 15 dirigerà il suo primo allenamento al Manuzzi con la sua nuova squadra, poi alle 17:30 la conferenza stampa di presentazione. Debutterà domenica nella delicata sfida contro il Chievo.
Beretta, reduce dai non felici incarichi a Lecce, a Torino, Paok Salonicco (esperienza che è durata appena un mese senza disputare match ufficiali, ndr) e a Brescia, era stato il protagonista indiscusso della doppia salvezza del Siena nelle complicate stagioni 2006-2007 e 2007-2008.

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