
Colpo di scena Messi: non è Guardiola l'allenatore più importante che ha avuto - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
C’erano una volta un genio argentino e un filosofo catalano. Messi e Guardiola, l’anima e la mente di uno dei cicli più dominanti della storia del calcio.
Il Barcellona di fine anni Duemila ha ridefinito il concetto stesso di gioco: possesso palla, pressing alto, sincronismi perfetti. E un Lionel Messi devastante, libero di interpretare lo spazio come nessuno prima di lui. Il tridente con Eto’o, poi con Henry, quindi con Pedro o Villa, era solo la punta dell’iceberg: tutto ruotava attorno a un’idea, e Messi ne era il fulcro. Sotto la guida di Pep, Messi ha raggiunto livelli tecnici e mentali che lo hanno consacrato definitivamente. I numeri parlano chiaro: tre Champions League in quattro anni (di cui due da protagonista assoluto nel 2009 e nel 2011), sei trofei in una sola stagione (2009), Palloni d’Oro a raffica.
Una macchina perfetta, in cui ogni elemento sembrava suonare la stessa sinfonia. Guardiola il direttore d’orchestra, Messi lo strumento più prezioso. Oggi però, mentre il campione argentino si gode la sua nuova avventura a Miami in MLS, e Guardiola è alle prese con una stagione meno brillante al Manchester City, qualcosa sembra essersi invertito. Il tempo è passato, le storie sono cambiate anche se l’affetto e la stima tra i due sono rimasti intatti. Ed è per questo che fa notizia ciò che Messi ha confessato: Guardiola non è l’allenatore più importante della sua carriera.
Choc Messi, Rijkaard meglio di Guardiola
In un’intervista al canale Simplemente Fútbol, Lionel Messi ha sorpreso tutti svelando quale sia stato, a suo dire, l’allenatore più determinante nella sua carriera…e non è Pep Guardiola. Frank Rijkaard è stato la persona più importante per me. Mi ha dato fiducia, mi ha fatto entrare in uno spogliatoio pieno di campioni. Se non fosse stato per lui, chissà come sarebbe andata – ha dichiarato Messi con voce ferma. La Pulce ha spiegato che all’epoca era solo un ragazzino, non ancora consapevole di ciò che stava vivendo. Ma col tempo ha capito quanto sia stato fondamentale per lui avere un tecnico pronto a dargli spazio e fiducia.

Quando sei giovane non dai il giusto peso alle cose. Ma oggi so che Rijkaard ha cambiato la mia vita – ha aggiunto. Messi non ha mancato di elogiare anche Guardiola, ovviamente: “Con Pep ho imparato tutto sul gioco, sulla tattica. Molti hanno provato a copiare quel Barcellona, ma era unico”. Ma tra apprendimento e possibilità, tra conoscenza e occasione, ha vinto il secondo fattore: Rijkaard è stato il primo a crederci davvero. Una scelta che racconta l’uomo dietro al fuoriclasse: lealtà, memoria, gratitudine. Anche per Messi, ogni leggenda ha un inizio e tutto risale a quel 2004 quando il tecnico olandese lo gettò nella mischia durante il derby con l’Espanyol.