Diritti tv, Agnelli invia segnali di distensione in Lega

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Segnali di schiarita nel tetro cielo della Lega Calcio serie A sul fronte della questione diritti televisivi, inerenti la “Legge Melandri”, da assegnare sulla base del bacino d’utenza. Dopo più di un mese di frecciatine, riunioni rinviate, provvedimenti legali, polemiche e dichiarazioni al veleno, finalmente sembra ci sia la possibilità di una ricomposizione delle due opposte fazioni, le cinque big del campionato e le altre medio – piccole.

Nella mattinata di oggi, infatti, il presidente bianconero Andrea Agnelli – a differenza di quanto sostenuto da altri presidenti – ha voluto elogiare l’operato del presidente di Lega Maurizio Beretta, simbolo di correttezza e di terzietà. Sulla scia di questo clima maggiormente disteso, dunque, venerdì mattina potrebbe essere ratificato una forma di accordo sulla delicata quesione diritti televisivi.

Ecco, così, che le cinque grandi verranno incontro alle medio piccole, decidendo di rinunciare a 30 milioni dei 166 loro spettanti, per girarli alle 15 società medio piccole, che poi dovranno suddividerle fra loro.

Inoltre, il presidente Andrea Agnelli ha anche proposto l’introduzione del voto ponderato in seno alle riunioni di Lega, per evitare che si giunga frequentemente al 15 contro 5, ed al consequenziale muro contro muro delle medio piccole contro le big.

Con il voto ponderato, invece, verrebbero premiate maggiormente le società che investono in modo più cospicuo nel calcio italiano.

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