Lance Armstrong radiato a vita, addio ai 7 Tour de France

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Lance Armstrong ©Bryn Lennon/Getty Images

Lance Armstrong, uno dei simboli dello sport mondiale ed uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi, ha deciso di rinunciare a difendersi dalle accuse di doping rivoltegli dall’ Usada, l’Agenzia Anti-Doping americana convinta della condotta illecita del ciclista texano nel corso delle sue cavalcate vincenti alla Grande Boucle.

La notizia ha subito fatto il giro del Mondo considerato che adesso Armstrong rischia di perdere definitivamente tutti i sette Tour de France conquistati in carriera qualora l’UCI, decidesse di dare fondamento alle accuse dell’USADA.

L’agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per bocca del presidente John Fahey elogia l’operato della Usada: “Se Armstrong rinuncia a difendersi significa che le accuse della Usada hanno un fondamento”. Ricordiamo che Lance Armstrong è accusato di aver fatto l’uso di EPO durante la sua carriera post cancro, la collaborazione strettissima con il tanto discusso Dott. Ferrari e le innumerevoli accuse piovute sul texano anche dai suoi ex compagni come Tyler Hamilton (squalificato per doping) e Foyd Landis, vincitore del Tour de France nel 2006, ma privato del titolo dopo essere risultato positivo al testosterone in seguito ad un controllo antidoping e principale accusatore di Armstrong nel corso di questi anni, hanno alimentato dei sospetti sulla condotta poco pulita del ciclista americano.

Queste le parole di Armstrong, che continua comunque a professarsi innocente, attraverso il suo sito internet: “È l’ora di dire basta, quando è troppo è troppo. Ho dovuto sentire di aver barato e aver tratto illeciti vantaggi nelle mie 7 vittorie al Tour de France“.

Lance Armstrong ©Bryn Lennon/Getty Images

Vengono quindi confermate le indiscrezioni che volevano i principali accusatori di Armstrong ancora in attività ed interrogati dall’Usada prima dell’inizio dell’ultimo Tour de France, e lì sarebbe nata una vera e propria trattativa. Noi “cantiamo”, in cambio voi ci “aiutate”. I cinque (quattro corridori ancora in attività ed uno ritiratosi) avrebbero così spiegato come funzionava il sistema e avrebbero ammesso di avere fatto uso di sostanze e metodi proibiti ottenendo in cambio una riduzione della pena. Per onor di cronaca, quattro ex compagni di Armstrong, Levy Leipheimer, David Zabriskie, Christian Vandevelde e George Hincapie, avevano comunicato di non voler essere presi in considerazione per la partecipazione ai giochi di Londra 2012, forse un primo segnale di una nuova bufera doping pronta ad abbattersi nel mondo del ciclismo.

 

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