Ducati in vendita, Audi si fa avanti

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Qualche settimana fa avevamo parlato della volontà di Andrea Bonomi, proprietario della Ducati, di mettere in vendità lo storico marchio della casa di Borgo Panigale stabilendo un prezzo di vendita attorno al miliardo di euro. Una grande operazione finanziaria questa che avrebbe consentito all’imprenditore milanese di ricavare il triplo di quanto sborsato nel 2006 per l’acquisto del marchio bolognese.

Appresa la notizia, pubblicata sul più autorevole giornale economico-finanziario del Regno Unito e del mondo, il Financial Times, e riportata anche dal nostro Sole 24 Ore, sulla Rossa si sono fiondate immediatamente le case automobilistiche tedesche che hanno fiutato l’affare mettendosi in prima linea per l’acquisizione del noto marchio motociclistico: Bmw, Mercedes ma soprattutto Volkswagen. Come si apprende oggi dalla rivista britannica Car, l’Audi, facente parte del gruppo del colosso con sede a Wolfsburg, si sarebbe assicurata un’opzione d’acquisto il cui termine ultimo per esercitarla è stata fissata a fine aprile. Si parla di un’offerta che oscilla tra gli 840 e 850 milioni di euro.

La Ducati così potrebbe parlare presto tedesco. Se da un lato il rammarico per la perdita di un marchio storico made in Italy esiste, dall’altro, inutile negarlo, affidarsi, specialmente in questo momento di recessione, ad un partner industriale forte come lo è il gruppo Volkswagen potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata sfruttando la sua solidità e la sua forza economica traendone notevoli benefici ed affermarsi sul mercato internazionale dal momento che la casa tedesca è uno dei pochi produttori a non risentire della crisi economica che sta attanagliando non solo il mercato dell’automobile, anzi, incrementa anno dopo anno il suo fatturato e l’utile netto che nel 2011 è raddoppiato rispetto all’anno precedente.

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Si era parlato anche di una quotazione in borsa della casa di Borgo Panigale ma questa ipotesi rimane una possibilità molto remota, la strada principale intrapresa da Bonomi, che attraverso la sua holding Investindustrial detiene la maggioranza delle quote (il 70% circa), resta quella di legarsi con un partner finanziario stabile economicamente.

Uno dei problemi da risolvere quanto prima è conoscere realmente a quanto ammonta il debito dell’azienda bolognese, stimato secondo la rivista d’oltremanica in 800 milioni di euro, quota che ridurrebbe il valore netto dell’azienda a soli 50 milioni. Ducati ha però precisato che il debito non raggiunge i 200 milioni. Qualunque sia la cifra del debito,Volkswagen potrebbe bissare l’operazione fatta nel 1998 quando rilevò, sempre attraverso Audi, il 100% di un altro noto marchio italiano, Lamborghini, risanandone completamente il bilancio.

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