F1, le pagelle del GP di Singapore. Vettel 10 e lode

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Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Singapore 2011 Vettel 10 e lode: quanti ne avrà presi quest’anno di 10 e lode? E’ il trionfatore dell’anno, ha i numeri dalla sua parte: 9 vittorie, 11 pole position e 13 podi in stagione (in pratica sempre, non è salito sul podio solo al Nurburgring). Sfiora il Grand Chelem (pole, vittoria, giro veloce e in testa dall’inizio alla fine) che solo i grandi campioni sono riusciti a fare, non ottenuto a causa del giro più veloce che gli strappa Button nel finale. Cosa chiedere di più ad un ragazzo che a 24 anni si appresta già a vincere (ha praticamente vinto) il suo secondo titolo Mondiale? Per caso vi ricorda qualcuno? (con un anno di differenza…).

© PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images
Button 10: la sua seconda parte di stagione è semplicemente da incorniciare, sta scalzando piano piano e zitto zitto Hamilton dal ruolo di prima guida. Anche oggi una gara stupenda, mai un errore, sempre concentrato al 100% dall’inizio alla fine, non una sbavatura. Arriva secondo, magra consolazione il giro più veloce della gara. Webber 7: il punto in più gli vale per il sorpasso deciso su Alonso e per aver vinto alla fine il duello con lo spagnolo. Ma con quel razzo di macchina che ti ritrovi non puoi giungere al traguardo con mezzo minuto di ritardo dal tuo compagno di squadra che guida una vettura al pari (quasi) della tua. Alonso 8: il massimo raggiungibile per uno dei protagonisti del crash-gate del 2008, il podio sarebbe stato come una vittoria. La Ferrari quest’anno soffre troppo le coperture Pirelli, impiega troppo tempo tempo a portarle in temperatura ma allo stesso tempo le usura prima degli altri. Ora biosgnerà lottare per la piazza d’onore nella classifica iridata visto che il Mondiale ormai è saldamente nelle mani di Vettel. Hamilton 3: la rimonta dalla 20esima posizione fino alla quinta è stupenda ma il voto è attribuito unicamente per l’errore, solo uno dei tanti che ne hanno pregiudicato il rendimento durante la stagione nel tamponamento, in occasione del contatto con Massa che ha rovinato la sua gara e quella del brasiliano. Dottor Jekyll e Mr Hyde. Massa 5: parte bene e tiene il passo di Alonso e Webber che lo precedono fin quando Hamilton non lo tampona da dietro. Gara rovinata, ok, ma Lewis con una penalità da scontare in più è riuscito a dargli quasi 40 secondi, ciò vuol dire che qualcosa in Felipe non va. Sarà che spesso fa a sportellate con Hamilton, sarà che soffre tanto un compagno di squadra carismatico, veloce e completo come Alonso ma il brasilaino non si è ancora dimostrato all’altezza della Ferrari. Red Bull 9: la RB7 entrerà sicuramente nella leggenda come una delle vetture più vincenti della storia della Formula 1. La creatura di Adrian Newey è la perfezione nelle mani di Vettel, il binomio è destinato a vincere per tanto altro tempo. Di Resta 8: che gara per lo scozzese che fa il suo miglior piazzamento stagionale (e in carriera dal momento che è al suo primo anno in F1) chiudendo in sesta posizione in un Gran Premio difficile come quello di Singapore, con tante curve e muretti che non lasciano scampo. Da tenere d’occhio il ragazzo… Force India 8: week-end migliore non poteva sperare. La scuderia indiana torna a casa da Singapore con un sesto (Di Resta) e ottavo posto (Sutil). Sempre in crescita costante dopo aver patito un pò di crisi all’inizio della stagione. Perez 7: decimo posto e altro punto portato a casa con personalità. Cresce bene il talento messicano alla sua prima avventura in F1. Renault 4: week-end pessimo per la scuderia anglo-francese. Singapore si rivela un incubo sul circuito che solo 3 anni fa ci fu il famoso crash-gate, l’incidente pilotato dal muretto dell’allora seconda guida Nelsinho Piquet per favorire l’entrata della safety car in pista ed avvantaggiare Alonso che vinse nonostante la Renault di allora era tutt’altro che competitiva. Solo un 15esimo e 17esimo posto per Bruno Senna e Vitaly Petrov.

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