
Ferrari sempre più in crisi (www.ilpallonaro.com - X ZhouGuanyu)
La Ferrari sembra davvero essere piombata in un momento di difficoltà apparentemente senza fine: anche se, forse, una motivazione c’è.
La Ferrari, purtroppo, sembra essere piombata in una crisi senza fine in Formula Uno. Se nel mondiale Endurance fa sognare i tifosi e gli appassionati di automobilismo grazie a un successo più straordinario dell’altro, basti pensare alla terza 24 Ore di Le Mans conquistata consecutivamente, non si può proprio dire che le cose vadano al solito modo anche nella classe regina del motorsport.
Il 2025 sarebbe dovuto essere il campionato del ritorno al vertice del mondiale di F1 in maniera più stabile, con la sfida alla McLaren campione del mondo costruttori in carica lanciata ben prima dell’inizio di questa stagione.
E invece, si sta rivelando l’ennesimo campionato deludente e mai corso praticamente da protagonista. Ma qual è la reale motivazione che porta a questo continuo dilanio di Maranello? La reale ragione è legata a un singolare paragone con Maradona.
Ferrari, crisi assoluta: la reale motivazione
Ai microfoni di Autosprint, in un’intervista a dire la verità davvero molto interessante e rilevante in tutto e per tutto, l’ex motorista della Ferrari, Modesto Menabue, è stato davvero molto critico con il cavallino rampante, togliendosi ben più di un sassolino dalle scarpe: “Situazione Ferrari? Come se nel Napoli degli anni ’80 non avessi preso Maradona, come sarebbero arrivati gli scudetti? La verità è che, Cardile a parte, che non era né è il problema, in Ferrari fanno la macchina sempre gli stessi. Come possono farla giusta, facendola sempre sbagliata?”.

Queste dichiarazioni spingono senza la benché minima ombra di dubbio verso riflessioni serie e rilevanti per quanto riguarda il cavallino rampante. Dopotutto, se i risultati non arrivano da tantissimo tempo ormai, qualcuno deve per forza di cose risponderne. Anche perchè è abbastanza chiaro e lampante il fatto che la crisi di Maranello è legata a un insieme che non funziona. Specialmente in F1, sport di squadra per eccellenza, in cui il minimo dettaglio fa la differenza.
E se nel WEC la rossa dimostra di essere capace di capovolgere completamente le gerarchie in poche stagioni dal suo ritorno nella scena, forse è arrivato davvero il momento di valutare davvero come agire in merito al futuro nella classe regina del motorsport. Anche perché, a prescindere da come la si possa pensare, andare avanti così non soltanto è privo di logica ma è pure impossibile. In un modo o nell’altro, decisioni importanti dovranno essere prese.