Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

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Maxime Lestienne | Foto Twitter

Il post Genoa-Roma non è stato certo digerito nel migliore dei modi dall’ambiente rossoblù e tra il danno (sconfitta) e la beffa (squalifiche varie) ce n’è una che proprio al popolo genoano non va giù, ed è quella infierita a Diego Perotti che per quattro giornate è stato allontanato dal Giudice Sportivo dopo la visione della prova televisiva per i fatti inerenti il match contro i giallorossi.

L’assenza del trequartista argentino obbliga Gasperini a ridisegnare qualcosa nel fronte che gli è più caro, quello offensivo, dove non ha mai nascosto la sua predilezione cercando sempre abbondanza dalle sessioni di mercato. Ebbene tra le frecce nell’arco del mister genoano ce n’è una che finora ha fatto vedere poco rispetto alle aspettative che lo accompagnavano e si tratta di Maxime Lestienne.

Il trequartista belga, giunto nella fase finale della sessione di mercato estivo, che rappresentava la ciliegina sulla torta ben farcita da Enrico Preziosi per Gian Piero Gasperini è forse stata finora l’unica nota meno positiva del complesso rossoblù a discapito proprio di scommesse vinte come proprio Diego Perotti o Iago Falque.

Maxime Lestienne | Foto Twitter
Maxime Lestienne | Foto Twitter

Ecco che quindi viene sintomatico pensare all’impiego della freccia belga per sostituire l’argentino squalificato. La domanda però è come? Perché il problema di Lestienne finora è stato che è abile e arruolabile per la fase offensiva, ma nel parco degli attaccanti esterni poi non fa efficacemente anche quello che chiede il mister proprio nella fase più delicata, ovvero quella difensiva, complice anche un difficile ambientamento.

L’unica partita che Lestienne ha giocato per intero finora è quella risultata negativa in Coppa Italia contro l’Empoli dove ha fatto bene ma è stata la squadra che ha deluso offuscando anche la prova del belga.

Gasperini alcune settimane fa lo aveva preannunciato, la sua volontà, una volta trovata la quadratura del cerchio era quella di preparare il fiammingo per metterlo in condizione di fare il resto della stagione alla pari degli altri ed essere finalmente utile alla causa rossoblù.

Del resto basta immaginare il Genoa con il Perotti visto finora in una fascia del campo e il Lestienne ammirato a Bruges sull’altra fascia con Matri o Pinilla davanti ed il resto della squadra che gira a mille come ha fatto finora in tutto il girone di ritorno. Sarebbe roba da lustrarsi gli occhi in continuazione.

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