Incubo vuvuzelas: ecco 5 motivi per bandirle dagli stadi

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Ieri sera con la partita tra l’Italia e il Paraguay anche i meno appassionati di calcio hanno capito il perché “il suono” delle vuvuzelas degli spettatori africani sono cosi insopportabili. Questo sorta di piffero artigianale che esprime la gioia del popolo africano si ripete ininterrottamente per i 90 minuti della partita creando un caos generale.

Il Time Magazine ha messo insieme 5 buoni motivi per bandirle dagli stadi:

1. Sono odiose per i telespettatori
Per chi non ha la fortuna di seguire la propria nazione in Sudafrica il frastuono delle vuvuzelas è ancora più assordante. I telespettatori sono in rivolta e sulla rete iniziano a saltar fuori le prime mini guide per ridurre al minimo il frastuono del “corno”.

2. Possono danneggiare l’udito
Un recente studio ha trovato “il corno” potrebbe produrre un suono a 127 decibel – che è più di una tromba d’aria (circa 123). Vi sono preoccupazioni per l’esposizione prolungata che potrebbe danneggiare l’udito dei tifosi negli stadi o soffocare gli annunci di emergenza.

3. I giocatori li odiano

E’ la nazionale francese con Gallas e Gourcuff in testa a protestare contro il suono delle vuvuzelas. Dopo la partita d’esordio dicono “la notte è stata un incubo, avevamo quel rumore fisso nella testa”

4. Le emittenti le odiano

Protestano anche giornalisti e commentatori televisivi. Il suono delle vuvuzelas rende il loro lavoro di cronisti ancor più difficile.

5. Bloccano cori e canti
Il suono forte sopraffà i cori o canti nello stadio

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