Inter, Gasperini risparmia i giocatori, colpe mie e di Moratti

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Gian Piero Gasperini |©Oliver Morin/Getty Images

Si è preso qualche settimana per raccogliere le idee e far sbollire rabbia e delusione adesso Gasperini con la solita tranquillità ed eleganza è pronto a girare pagina in attesa di una nuova opportunità di riscatto. L’ex tecnico nerazzurro ha concesso ieri un intervista ai microfoni di Rai Uno durante la trasmissione “5 minuti di recupero” analizzando i motivi del flop e non risparmiando qualche stoccatina alla società.

Gian Piero Gasperini |©Oliver Morin/Getty Images
Gasp però smentisce chi credeva ad un tentativo di sabotaggio interno come avvenne con Benitez elogiando tutti i giocatori nerazzurri per impegno e disponibilità “Forse Benitez ha avuto problemi con lo spogliatoio, difficoltà nei rapporti, io no, le nostre vicende sono differenti. Però dovevo far fronte alla situazione e trovare rimedi diversi. Sulla squadra si son dette tante cose, ma escluderei i giocatori per onestà nei loro confronti, anche perchè mi hanno sempre dato grande disponibilità. Il problema è che non eravamo pronti, tanti giocatori erano rimasti fermi l’anno scorso e abbiamo avuto un agosto molto difficoltoso. Ma per impegno e serietà i giocatori sono sempre stati da ringraziare.” Se i giocatori sono da salvare i colpevoli vanno ricercati altrove “Io e la società, invece, abbiamo fatto una brutta figura”. E alla fine una piccola stoccatina a Moratti reo di non averlo difeso alle prime critiche e destabilizzato l’ambiente con le sue sortite su problemi prettamente tecnici “In quel momento nessuno ha preso posizione nei miei confronti a dimostrazione che forse non c’era convinzione e c’era un pò di scetticismo, ma con il presidente non ci sono mai stati problemi. Lui ama moltissimo la sua squadra, le sue dichiarazioni non hanno mai secondi fini. Però se dice che preferisce che la difesa giochi in un certo modo o che deve giocare Pazzini per Milito, beh non è che parli uno qualunque, quindi qualche problema crea”. Gli aspetti tecnici e la difesa a tre “Ho allenato tanti anni e per me l’aspetto tattico non è mai stato un problema, forse il mio sistema di gioco non era condiviso dalla società e non dimentichiamo che a Palermo siamo stati anche sfortunati. Ci sono stati alcuni episodi che potevano andare diversamente e che potevano portare a risultati diversi. La stessa cosa vale per la partita contro la Roma, ma le critiche sono sempre state eccessive”.

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