Stramaccioni mi ricorda Mourinho. Moratti applaude la nuova Inter

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Stramaccioni
Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

In casa Inter c’è grande entusiasmo dopo la vittoria ottenuta nel derby. Gli uomini di Stramaccioni non hanno convinto sul piano del gioco, ma hanno portato a casa la terza vittoria consecutiva in campionato dopo aver mostrato una grande organizzazione difensiva e contemporaneamente palesato la mediocrità offensiva del Milan. Un derby vinto con il cuore, proprio come l’Inter di Mourinho sapeva fare, come non ricordare quel derby vinto 2-0 dall’Inter in 9 contro 11 quando sulla panchina nerazzurra sedeva l’allenatore più vincente del pianeta. Il paragone con Mourinho stuzzica già la mente di molti ma non interessa a Strama, che a chi gli chiedeva se fosse la reincarnazione del portoghese ha sempre risposto di non essere nessuno. Di opinione diversa è il presidente nerazzurro Massimo Moratti che nel commentare la vittoria dell’Inter nella stracittadina ha voluto evidenziare come l’attuale tecnico Stramaccioni ricordi per certi versi il rimpianto Mou. Innanzitutto entrambi sono dei gran lavoratori, dediti al massimo in quel che fanno. A ciò si aggiunge poi l’intelligenza del nuovo condottiero nerazzurro, intelligenza che ha convinto Moratti ad affidargli la panchina di una big del nostro calcio anche senza aver maturato esperienza.

Stramaccioni
Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

L’esperienza Stramaccioni la sta acquisendo sul campo, la sua Inter al momento più provinciale che spettacolare sta attraversando un ottimo momento per quanto concerne i risultati. Tuttavia lo stesso Moratti è conscio che bisogna migliorare sul piano del gioco così come il tecnico romano ha evidenziato che il prossimo aspetto sul quale lavorare è la continuità nel fare la partita. I nerazzurri consapevoli di aver ritrovato una forte solidità difensiva troppo spesso si rintanano nella loro area rinunciando a giocare. Tutto questo va migliorato se ti chiami Inter, Stramaccioni lo sa bene, dovrà lavorare tanto ma potrà farlo con la tranquillità e l’entusiasmo che gli ottimi risultati recenti hanno generato nell’ambiente interista.

Analizzando i numeri della sua Inter possiamo ben intuire che la base su cui lavorare è più che buona. I nerazzurri con 15 punti conquistati su 21 disponibili hanno una media di 2,14 punti a partita. Media che se mantenuta sarebbe in linea con quella tenuta dalla Juve campione d’Italia nella passata stagione. Vero anche che la stessa Juve in coppia con il Napoli a 19 punti ha aumentato la sua media in questo inizio di stagione. Il dato che rende più evidente il modo di giocare dell’Inter di Stramaccioni è il rendimento esterno, 4 vittorie su 4 partite, frutto di 8 gol segnati e 0 subiti. Numeri impressionanti, che mantenuti e aiutati da un rendimento medio-alto casalingo potrebbero permettere al club di Corso Vittorio Emanuele di tornare a lottare per lo scudetto già da quest’anno.

In trasferta nessuno ha fatto meglio dell’Inter, questo perchè ai nerazzurri riesce più facile giocare in modo attendista piuttosto che imporre il proprio gioco. Ecco perchè tra le mura amiche l’Inter non ha avuto lo stesso successo. L’ultima uscita con la Fiorentina ha permesso di ritrovare la vittoria a San Siro ma non ha cancellato tutti i problemi evidenziati con Roma e Siena. La viola è una squadra che gioca a viso aperto e ha permesso all’Inter di giocare come preferisce, ovvero di rimessa. Il prossimo impegno con il Catania ospite a San Siro il 21 ottobre chiarirà molti dubbi sulla forza del gruppo nerazzurro ma al momento Strama non può che dire “bene bene”..

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