Inter, Stramaccioni vince il derby e si guadagna la riconferma

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Andrea Stramaccioni © TIZIANA FABI/AFP/GettyImages

L’Inter batte il Milan 4-2 grazie alla tripletta del solito Diego Milito, per lui 23esima segnatura stagionale in campionato (nell’anno del triplete furono 22), che precede nel tabellino della partita, un ritrovato Maicon autore di una rete strabiliante che suggella il risultato, scuce lo scudetto dalla maglia del Milan e lo consegna con una giornata d’anticipo agli eterni rivali della Juventus.

Vincere un derby è sempre emozionante ma vincerlo da esordiente e al primo colpo è da predestinati. Il soggetto in questione è Andrea Stramaccioni, che in meno di 2 mesi sulla panchina nerazzurra è già entrato nel cuore dei tifosi ed è sempre più fiero comandante della ricostruzione interista.

STRAMALA – A dire il vero, i tifosi l’hanno amato fin dal primo giorno modificando su twitter l’hashtag #amala in #stramala e la vittoria nel derby di ieri ha solo confermato le ottime impressioni che il 36enne tecnico romano ha mostrato sin dal primo giorno. Il presidente Massimo Moratti non aveva dubbi apparenti e  prima della partita aveva chiaramente affermato che il futuro di Stramaccioni non dipendeva dal risultato della stracittadina; ma il giovane tecnico nerazzurro non appagato dalle manifestazioni di stima del presidente ha voluto chiarire qualsiasi dubbio e ha stravinto il suo primo derby generando un’esaltazione straordinaria nel popolo interista.

Non so se sono un uomo derby però abbiamo vinto, questo lo so…“, – esordisce così Andrea Stramaccioni davanti ai microfoni dei giornalisti prima di analizzare in sintesi il suo primo derby – Per noi era importante ed è stata una gara spettacolare. Il primo tempo è stato perfetto, poi ci sono stati degli episodi. C’era amarezza dopo il rigore dato al Milan, ma dovevo portare i giocatori sulla strada che avevamo imboccato: è stata grande la reazione della squadra dopo il gol di Ibra. Possiamo parlare delle cose che non sono andate bene, come i tre minuti di Parma, ma voglio vedere il lato positivo: nella mia gestione abbiamo fatto più punti del Milan.

Andrea Stramaccioni © TIZIANA FABI/AFP/GettyImages

SPERANZA CHAMPIONS – Con la vittoria nel derby l’Inter è ancora matematicamente in corsa per il terzo posto e per conquistarlo i nerazzurri dovranno vincere con la Lazio domenica prossima e sperare in una non vittoria del Napoli e in una sconfitta dell’Udinese. Stramaccioni la pensa così: “Vincere il derby ha un sapore importante. Ci rendiamo conto che il terzo posto è molto difficile, ma non facciamo calcoli, andiamo a Roma per vincere la partita poi vedremo dove saremo. Vedere festeggiare la Juve ci carica per costruire una grande Inter, Moratti ha le idee chiare in proposito”.

RICONFERMA – In sole 8 partite Stramaccioni ha ridato vitalità al gruppo nerazzurro che con lui ha conseguito 17 punti su 24 disponibili. I risultati non mentono e nella mente del tifoso interista balena il rimpianto di non aver anticipato il suo arrivo di qualche giornata. A rafforzare questo pensiero vi è anche una certa identità di gioco espressa dall’Inter in questo finale di campionato ma c’ è ancora tanta strada da fare per ritornare grandi considerando il fatto che i blackout avuti nel secondo tempo di Parma e nella partita di Firenze non sono da grande squadra. Ma dopo la vittoria di ieri c’è una certezza in più in Via Durini: l’Inter l’anno prossimo ripartirà da colui che l’ha rialzata: Andrea Stramaccioni.

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