Juve, problema Krasic. Conte non convince in attacco

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Antonio Conte e Milos Krasic | ©Marco Luzzani/Getty Images Sport

Senza la sosta forse la Juventus sarebbe arrivata al match del Bentegodi contro il Chievo con altro piglio e avrebbe dato una definitiva svolta al campionato, invece gli impegni delle nazionali hanno privato Antonio Conte di tanti elementi non riuscendo a preparare la partita al meglio racimolando l’ennesimo pareggino con il sapore di sconfitta. Il campionato della Juventus sino al momento è senza dubbio positivo ma i punti lasciati per strada contro le cosidette “medio-piccole” a fine stagione potrebbero rivelarsi un macigno pesante per le ambizioni e i sogni di vittoria. Dopo 7 giornate è possibile tracciare i primi bilanci e seppur non definitivi possono dare indicazioni su dove intervenire nel mercato invernale. Proviamo ad analazzare i pregi e difetti dell’undici di Antonio Conte.

Antonio Conte e Milos Krasic | ©Marco Luzzani/Getty Images Sport
La Juve funziona in difesa. Le paure di inizio stagione per una difesa non rinforzata a dovere e un centrocampo poco coperto si sono rivelate infondate. I bianconeri difficilmente prendono gol e permettono azioni pulite agli avversari, il centrocampo fa filtro ed è spesso pericolosa con le incursioni di Marchisio e Vidal tutto poi passa dai piedi sapienti di Pirlo. La Juve non va sulle fasce ed è sterile in attacco. Antonio Conte non voleva top player ma “bass player” il problema però è che molto del suo gioco si sviluppa sugli esterni e nostante in estate ne siano arrivati tanti il solo Pepe sembra essersi calato nella parte. Elia, quello che doveva esser il fiore all’occhiello, al momento è un oggetto misterioso, Giaccherini non è continuo e con Estigarribia e Krasic sembrano esserci gravi problemi di comunicazione. Il biondo serbo smarritosi a metà della passata stagione si trascina dietro tantissimi limiti caratteriali e tattici che ne condizionano il rendimento trascinandolo perennemente fuori dal gioco del tecnico. Estigarribia lanciato per la prima volta nella mischia a Verona ha risposto con la stessa incredulità di Krasic (nella partita con il Siena) ai dettami di Conte non incidendo poi sulla partita. Insomma il punto di forza del gioco di Conte sembra esser adesso un limite della Juvetus al pari del poco utilizzo degli attaccanti in rosa sacrificati appunto dalla perenne ricerca del gioco sugli esterni. La Juve resta prima in classifica e il bicchiere è sicuramente mezzo pieno ma prima che sia troppo tardi urge un nuovo step.

4 COMMENTI

  1. ma io dico:
    Che siete parenti di Antonio Conte, per dire che non voleva top player??
    Quale allenatore non vuole uno o piu top player???
    viva la disinformazione,
    A il budget era quello.
    B senza coppe i campioni non vengono
    C siamo primi in classifica e com puntiamo al 3 posto utile per la champions
    D assumete me ,per fare degli articoli sulla juve, visto che i vostri pesudo giornalisti , parlan senza sapere, oppure fanno un bel copia incolla con qualche modifica qua e la da qualche altro pseudo professionista come loro.

  2. @ivan Se rivedi le dichiarazioni estive di Conte ritrovi il bass player e non il top player… Se metti insieme il budget speso per l’acquisto di Elia, Estigarrabia e Giaccherini forse uno si prendeva ma lui ha stesso ha preferito puntare sulla quantità. Poi secondo me proprio perchè miri al terzo posto devi far più punti possibili adesso che le avversarie dirette sono in difficoltà.

    Ps grazie per i complimenti…..

    @Stefano allora non lo parla Conte? Guarda la sua faccia al momento dell’ingresso in campo

  3. la juve per me deve mandare a casa: krasic,iaquinta,giaccherini e con i soldi ricavati prendere due camopioni veri

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