Juventus, cosa succede a Pirlo?

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Andrea Pirlo in Fiorentina-Juventus | © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

La sostituzione di Andrea Pirlo durante Fiorentina-Juventus ha rappresentato una delle “notizie” della partita, molto di più di una semplice fase del match da annotare sul tabellino, soprattutto perchè ha riguardato il faro del centrocampo bianconero, colui che da oltre un decennio è l’artista del centrocampo Azzurro, genio e regolarità.

Lo scorso anno, dopo il passaggio dal Milan alla Juventus, il suo rendimento era stato stratosferico, il vero valore aggiunto della squadra di Conte, ben assistito da Vidal e Marchisio, collezionando ben 41 presenze nell’intera stagione. Quest’annata calcistica, invece, non è iniziata ai suoi livelli, probabilmente anche a causa delle squadre avversarie che la Juventus ha fin qui incontrato, che hanno spesso studiato soluzioni tattiche ad hoc per soffocare la fonte di gioco bianconera, con marcature ad uomo d’altri tempi. E’ innegabile, però, che oltre alle eccessive “attenzioni” degli avversari, il problema del calo di rendimento di Pirlo potrebbe essere connesso alla sua condizione fisica, considerando i suoi 33 anni ed i numerosi impegni ai quali non ha mai pensato di sottrarsi. In tal senso, dopo la gara di Firenze, alcuni commentatori calcistici (in particolare Zvonimir Boban, ndr) gli avevano consigliato – “per il suo bene” – di iniziare a pensare di lasciare la Nazionale Italiana, concentrandosi solo sulla Juventus perchè sarebbe impensabile alla sua età disputare un’altra stagione fitta di impegni (che segue quella precedente terminata il 1 Luglio do po la finale degli Europei, ndr), considerando che per la Juventus di quest’anno c’è anche il “fronte” Champions League da considerare.

Andrea Pirlo, da sempre schivo e riservato, non si farà certo condizionare da tali consigli esterni e deciderà autonomamente ciò che reputerà giusto: nessuno meglio di un atleta, soprattutto a questi livelli, può conoscere il proprio fisico e captarne i segnali, decidendo al meglio per sè e per la propria squadra, anche se oggettivamente pare difficile ipotizzare un suo addio alla Nazionale, alla quale da sempre è molto legato, soprattutto in vista dei Mondiali brasiliani.

Andrea Pirlo in Fiorentina-Juventus | © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

La Juventus ha piena fiducia in lui – com’è ovvio che sia – e gli stessi compagni non hanno mai smesso di elogiarlo, neppure in questo avvio di stagione un po’ in salita. Il punto “focale” della questione è, dunque, l’individuare una soluzione che permetta ad Andrea Pirlo di gestire al meglio le energie, per poterle sfruttare nell’espressione della sua classe cristallina. In tal senso, dopo il “campanello d’allarme” della gara di Firenze, pare che Antonio Conte ed il suo staff abbiano deciso di studiare un piano di recupero fisico personalizzato, in cui lo seguirà personalmente il preparatore atletico Bertelli.

Inoltre, a differenza dello scorso anno, in cui Pirlo era imprescindibile sia per rendimento che per mancanza di alternative che gli consentissero di rifiatare, quest’anno la Juventus ha in rosa Paul Pogba che, seppur solo diciannovenne, ha già dimostrato quando è stato chiamato in causa di essere una buona alternativa, dotato di buona tecnica, corsa e visione di gioco, oltre che di grande dinamismo e reattività. Questo aspetto, dunque, può consentire ad Andrea Pirlo di recuperare con serenità la migliore condizione fisica per tornare presto in campo ai suoi standard, dimostrando ai molteplici sentenziatori che, anche a 33 anni, il suo valore è ancora incommensurabile: contro la Roma potrebbe andare in panchina, ma in Champions contro lo Shakhtar Donetsk sarà prontissimo.

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