Inter all’inferno Juventus in Paradiso

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Alessandro Del Piero © Giuseppe Cacace/Getty Images

Non riesce l’impresa dell’Inter di Ranieri di infrangere l’imbattibilità della Juve proprio allo Juventus Stadium, proprio per mano del nemico numero uno, quella rivalità che l’era Calciopoli non ha fatto altro che rafforzare. E proprio a Calciopoli era chiaro il riferimento della coreografia sugli spalti della squadra ospite. Un grande scudetto bianconero centrale che faceva da spartiacque su tutti gli scudetti, ventinove, conquistati sul campo dalla Vecchia Signora come a voler ribadire da parte dei supporters che sulla questione, forse, non si potrà mai voltare pagina.

La Juventus aveva l’arduo compito di portare a casa i tre punti per continuare a rimanere sulla scia del Milan che anche ieri nell’anticipo contro la Roma ha chiaramente confermato che di mollare non ne ha nessuna intenzione; salvare l’imbattibilità stagionale che da settimane ormai fa gola a tante squadre (si è discusso molto alla fine di Juve – Milan in Coppa Italia sulla questione “imbattibilità infranta o no“), salvare l’imbattibilità proprio contro il rivale numero uno di sempre. Conte ci riesce, porta a casa i tre punti battendo per 2-0 i nerazzurri. Fondamentale la mossa di richiamare in panchina Pepe e un poco lucido Matri per l’inserimento di Bonucci e Del Piero. Proprio il capitano chiuderà il match facendosi ancora una volta trovare pronto alla chiamata del mister.

Nella Juventus si parte con il 4-3-3 con Conte che propone in attacco il tridente formato da Pepe-Matri-Vucinic; centrocampo affidato ai soliti Vidal, Marchisio e Pirlo. In difesa, recuperato Barzagli, si completa il reparto con Chiellini, De Ceglie e Caceres a lavorare sulle fasce. L’uruguagio accenderà le luci dello Juventus Stadium risultando tra i migliori in campo della serata assieme a Del Piero, Buffon e Arturo Vidal.
Ranieri invece si affida al 4-4-2 con Milito e Forlan sul reparto avanzato, in difesa con Lucio, Samuel, Nagatomo e Maicon; centrocampo affidato invece all’instancabile Zanetti, Poli, Stankovic e Obi con Cambiasso spedito in panchina.

Parte bene la Juve che riesce a spingere sulla destra trovando da subito due ghiotte palle gol che Matri sciupa malamente, dapprima colpendo centralmente di testa poi sparando alto di destro. Tanti errori dei padroni di casa creano tante occasioni per le ripartenze degli ospiti che sfruttano al meglio le verticalizzazioni. L’ultimo quarto del primo tempo è tutto a favore dei nerazzurri che sulla loro strada trovano il sempre attento Buffon: al 29′ il numero uno para sul colpo di testa di Forlan, qualche minuto più tardi dice no a Milito, al 35′ è il sinistro di Obi ad esaltare ancora una volta il portierone e cinque minuti più tardi tocca anche a Stankovic passare per i “guantoni di Super Gigi“. Poca Juve sul finale complice anche il pressing asfissiante di Poli su Pirlo e il confronto tra Vucinic e Maicon nettamente vinto dal brasiliano.

Alessandro Del Piero © Giuseppe Cacace/Getty Images

Si va negli spogliatoi e subito è Pepe a sprecare un contropiede che probabilmente farà accelerare la scelta di Conte di cambiare qualcosa in campo. Si passa dal 4-3-3 al 3-5-2 con Pepe e Matri che faranno posto a Bonucci e Del Piero. La mossa si rivelerà vincente e, subito dopo il gran tiro di Marchisio che Julio Cesar devierà in calcio d’angolo, arriva il vantaggio bianconero. Dalla bandierina Pirlo scodella un cross perfetto per la zuccata di Caceres che si trova inspiegabilmente solo in mezzo all’aria, dimenticato da Lucio. Per l’Inter la partita finisce con il gol dell’uruguagio, accusa il colpo moralmente anche con la complicità dello Stadio che diventa una bolgia, Ranieri capisce il momento no dei suoi e immediatamente cambia passando al 4-3-1-2 con Pazzini, al posto di Obi, che andrà a fare la terza punta insieme a Forlan e Milito e Faraoni che prenderà il posto di Poli. Per il tecnico nerazzurro però i cambi non avranno gli stessi effetti positivi come per il collega bianconero e infatti al 25′ Del Piero metterà a segno il suo 318esimo gol in carriera, il nono all’Inter e il secondo in cinque giorni, dopo il momentaneo 1-0 al Milan in Coppa Italia, legittimando il risultato. Il gol nasce da una palla dello stesso numero 10 bianconero per Vucinic, ma il montenegrino sbaglia clamorosamente a tu per tu con Julio Cesar. L’azione non finisce e sul proseguo Vidal recupera palla e fintando un tiro riesce a servire un pallone perfetto per il capitano che batte in uscita Julio Cesar. Linguaccia per i 40mila allo stadio e stessi cori che abbiamo sentito martedì sera in Coppa Italia contro il Milan.
Sul 2-0 l’Inter smette di lottare e rischia anche di subire il colpo del 3-0 con Maicon che salva sulla linea su tiro di Quagliarella servito da Chiellini e lo Julio Cesar che nega la gioia del gol allo stesso difensore bianconero.

La Juventus riesce a mantenere il passo del Milan lasciando invariata la distanza di 4 punti in classifica. Complice gli interventi sempre perfetti di Gigi Buffon che in questa stagione si fa trovare sempre pronto nelle poche occasioni in cui la difesa non si dimostra attenta e di Alex Del Piero, quel giovanotto appena trentasettenne che una volta chiamato in causa rispolvera le sue scarpine capaci di accendere lo Stadio. In settimana sentiremo tantissimo parlare di rinnovo contratto e recriminazioni sul suo poco utilizzo in questa stagione, soprattutto alla luce dei 14 pareggi dovuti alle innumerevoli occasioni sprecate dal reparto avanzato. Per l’Inter, che incassa la dodicesima sconfitta in campionato, la corsa al terzo posto si complica visto che il divario con la terza in classifica (Lazio) è ormai a 10 punti. L’obiettivo su cui riparare potrebbe essere quello dell’Europa League, anche se la concorrenza non è affatto scontata. Ciò che stasera potrebbe risultare diverso dalle altre sconfitte dell’undici nerazzurro è che per almeno un’ora, tuttavia, si è vista in campo una buona squadra.

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