La Francia si scopre razzista: stop ad arabi e neri nei vivai

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Il calcio Francese è nella bufera, così come nei giorni scorsi lo è stato il Governo Francese per la decisione di bloccare l’arrivo dei treni alla frontiera di Mentone, per evitare l’arrivo degli immigranti nordafricani, che poi l’Eliseo ha reso più moderata comunicando che aveva solo carattere temporaneo. 

Di oggi, invece, è la notizia che la Federazione calcistica francese, secondo Mediapart on line, stia studiando la realizzazione di un sistema di quote rivolte agli arabi ed ai neri nei vivai, per evitare che troppi calciatori vengano formati nei vivai francesi e scelgano, poi, di vestire la maglia di altre nazionali sfruttando la doppia nazionalità. Inoltre, il provvedimento vorrebbe anche porre un limite ai troppi neri alti, atletici e possenti  a discapito dei calciatori bianchi. Una discriminazione in senso proprio, che va in parallelo con le polemiche legate alle decisioni dell’ Eliseo in termini di politiche migratorie.

La Federazione francese, però, al momento smentisce le indiscrezioni, precisando che nessuna decisione è ancora stata presa in proposito.

Sarebbe, comunque, una decisione drastica ed in qualche modo epocale, dopo unba lunga stagione di nazionale multietnica, culminata nella vittoria del mondiale di Francia ’98, e nell’ Europeo 2000, con il simbolo del franco – algerino Zinedine Zidane, ma anche Lilian Thuram, Desailly, Patrick Viera, Wiltord, Henry, e così via.

Un cambiamento molto forte, se dovesse essere realmente attuato, ma anche un cambiamento molto distante dalla realtà della società civile francese in cui convivono in modo più che naturale etnie fra loro diverse già alla seconda o terza generazione, e perfettamente integrate in tutti i campi.

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