Mangia batte Sannino, Palermo-Siena 2-0

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Hernandez ©Tullio M. Puglia/Getty Images

Il Palermo in versione casalinga continua a regalare gol ed emozioni a suoi tifosi. Devis Mangia batte Giuseppe Sannino nel match tra ex mister del Varese confermando la legge del Barbera dove i rosanero giocano da grande squadra non avendo nessun timore trascinato dal caloroso pubblico. Rispetto alle indicazioni della vigilia Mangia butta subito nella mischia Ilicic a centrocampo riportando in panchina Zahavi e affidandosi ancora una volta a Migliaccio in difesa e a Della Rocca e Barreto in mediana. Nessuna novità nel Siena con Sannino che ripropone in blocco l’undici vittorioso domenica scorsa contro il Lecce.

Hernandez ©Tullio M. Puglia/Getty Images
La partita, nonostante le premesse, stenta però a decollare con le squadre contratte e abbottonate e gli attacchi ben imbrigliati dalle difese. Il Palermo passa alla prima occasione, con il solito Miccoli che pesca il terzo tempo di Migliaccio in area di rigore per il suo primo gol stagionale. Sulle ali dell’entusiamo i padroni di casa iniziano a macinare gioco andando vicini al raddoppio con Miccoli, il Siena si affida esclusivamente alle invenzioni dell’ex Brienza risultando troppo molle in attacco. Nella ripresa Mangia è costretto a rinunciare a Miccoli per problemi muscolari e inserisce l’israeliano Zahavi a sostegno dell’unica punta Hernandez con il ritorno al modulo caro a Delio Rossi con due trequartisti alle spalle della punta. Il Siena risponde con Reginaldo per Calaiò e poco dopo con Gonzalez per Mannini. I cambi però non sortiscono l’effetto sperato e i rosanero coprono bene cercando poi di pungere in contropiede. Al 10′ un ingenuo fallo di mani di Federico Balzaretti costringe il Palermo in dieci con Mangia costretto all’inserimento di Mantovani al posto di Bertolo. Nonostante l’uomo in meno il Siena si limita a qualche pericolo su palla inattiva mentre il Palermo punge in contropiede con Hernandez e Zahavi, che spreca un gran gol. In pieno recupero l’uruguiano chiude la partita su un generoso calcio di rigore concesso per un fallo di Rossettini, espulso, su Zahavi.

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