Milito, Leonardo e il nuovo ciclo Inter

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L’eroe di Madrid, l’uomo simbolo del Triplete nerazzurro, Diego Milito è tornato ad allenarsi col gruppo per tornare a far sognare i tifosi nerazzurri. Scartata l’ipotesi di un suo impiego nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Bayern, si affaccia l’ipotesi di vederlo almeno in panchina contro il Lecce e  finalmente a disposizione di Leonardo nella sfida scudetto del 2 aprile contro il Milan.

Il Principe ha praticamente passato una stagione in infermeria, non riuscendo mai a recuperare perfettamente dagli infortuni, complice anche la voglia di tornare a disposizione forzando spesso i tempi di recupero richiesti. Stavolta però a differenza della vecchia gestione Benitez, l’infortunio dell’attaccante argentino è stato affrontato con un’altra linea di pensiero, quasi a fari bassi, togliendo le pressioni e soprattutto la fretta di tornare al numero 22 nerazzurro. Queste le parole di Leonardo nell’immediato post infortunio nella partita contro la Roma: “Diego ora deve stare tranquillo e non pensare più a quello che è successo. Non deve dimostrare niente a nessuno e sa di essere un calciatore importante per l’Inter. Deve rilassarsi e recuperare al meglio”.

Con Benitez, forse la mancanza di risultati e anche di gioco (causate anche dall’indisponibilità di troppi giocatori contemporaneamente), acutizzavano la mancanza di un giocatore come Diego e quindi appena possibile si cercava di farlo tornare a disposizione, non riuscendo mai a fargli ritrovare la condizione ottimale.

Anche dalle parole di Milito datate 28 febbraio a margine di un evento promozionale mostrano come il giocatore abbia recepito il messaggio del tecnico e abbia adottato una filosofia più orientata alla pazienza: “Sto bene, sto migliorando. Ha detto bene Leonardo: non devo farmi prendere dall’ansia, devo guarire bene. La voglia è tanta, ma l’idea comune è quella di tornare disponibile per esserlo fino alla fine della stagione. Non so se ci sarò o meno nella gara di ritorno di Champions League a Monaco, ma vivo con serenità, penso solo a recuperare e a stare bene per tornare a dare il mio contributo alla squadra. Non voglio farmi prendere dall’ansia, voglio solo recuperare per stare bene”

Adesso il bomber nerazzurro dovrebbe tornare utile alla causa nerazzurra, mettendosi la sfortuna alle spalle. Visto il passaggio ai quarti di Champions League e la rincorsa scudetto, potrebbe in un paio di mesi togliersi diverse soddisfazioni e tornare a ritagliarsi il ruolo da protagonista che aveva nella scorsa stagione.

Sembra essere passato un secolo dalla vecchio gestione Benitez, e invece in pochi mesi Leonardo ha fatto tornare l’entusiasmo e il sorriso, non solo ai giocatori ma anche ai tifosi interisti. La situazione con il tecnico spagnolo era paradossale, con la squadra campione di tutto, che dopo la vittoria contro il Genoa (gol di Muntari con la papera di Eduardo) aveva incassato solo figuracce, prima con i pareggi contro Brescia e Lecce e poi con la sconfitta nel derby per 1 a 0 propiziata dal rigore di Ibra. Derby che aveva mostrato gli evidenti limiti del gioco nerazzurro anche considerando la superiorità numerica non sfruttata contro i rossoneri. Evitando di parlare del 3 a 0 di Brema con l’avvertimento di Moratti di non fare figuracce in Europa.

Il feeling con i tifosi non era mai scoccato, senza parlare del pessimo rapporto con lo spogliatoio. Discorso opposto per Leonardo che ha saputo imboccare la strada descritta dallo Special One, non rinnegandone i meriti, e adattandola al suo modo di vedere il calcio. Sorrisi e allegria per una squadra che gioca divertendosi. 14 partite 11 vittorie, 1 pari e una sconfitta in campionato con il Milan a -5 e una qualificazione ai quarti che sa davvero di impresa. Leonardo dopo essere entrato nel cuore dei tifosi interisti, nonostante la sua storia rossonera, potrebbe compiere un altro miracolo: far tornare Milito l’uomo dei trionfi nerazzurri!

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