Moto GP: è il giorno di Valentino Rossi “Le motivazioni son quelle di sempre ma le nuove regole…”

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Dopo l’inizio scoppiettante dei test in Formula 1 oggi è il turno della Moto Gp con i test di Sepang che vedranno tra i protagonisti il nostro Valentino Rossi e il compagno e rivale Jorge Lorenzo in sella alla nuova Yamaha. Il nuovo regolamento è una minaccia in più sulla competitività dei piloti, l’utilizzo di sei motori per tutto il campionato impone ad essi di non poter spingere sempre ma sarà importante la strategia e il sapersi risparmiare per non dare troppi vantaggi agli avversari.

Vale carico come non mai si confessa alla Stampa, svelando i suoi programmi futuri. Di seguito vi riproponiamo qualche passo dell’intervista:

“La forma è molto importante, perchè‚ anno dopo anno la MotoGp diventa sempre più dura fisicamente, quindi bisogna essere preparati. Faccio un lavoro normale in palestra, mi alleno e cerco di fare un pò di moto, di stare su una moto da cross e di non perdere la manualità con i comandi della moto, poi faccio i pesi».

Stare in forma serve di più ora che ci si avvicina ai 31 anni o si può ancora migliorare andando avanti con l’età?

Si il 16 febbraio compirà 31 anni, quindi sono piuttosto grande, però non bisogna mai pensare di essere al top della propria forma, bisogna sempre cercare di migliorare e cercare di adattarsi alle nuove moto e alle nuove regole. Questo è molto importante, perchè ogni anno ha la sua storia e ogni volta è difficile perchè bisogna sempre cercare di migliorarsi, di adattarsi, di essere sempre un pochino più veloce”

Torniamo alla stagione che sta per arrivare, chi sarà più pericoloso tra Stoner (Ducati), Lorenzo (Yamaha) e Pedrosa (Honda)?

“È difficile da dire, io li metto tutti e tre sullo stesso piano, perchè tutti e tre sono difficili da battere: possono essere veloci in tutte le piste e in tutte le condizioni per tutto l’anno. Bisognerà anche vedere come andranno le moto in versione 2010, però è difficile capire quale sarà l’avversario più temibile e più difficile da battere”.

La regola dei sei motori per tutta la stagione non ti è mai piaciuta, quanti dovrebbero essere secondo te?

“Secondo me non è molto giusto che la MotoGp debba correre con solo sei motori per 18 gare. Si fa per risparmiare, per ridurre i costi: questo è un problema che bisogna risolvere, però secondo me con due in più, dieci motori sarebbe perfetto, otto potrebbe andare bene, ma sei sono troppo pochi, e bisognerà stare molto attenti per farseli bastare». Il tuo contratto con Yamaha scadrà nel 2010: quando potremo sapere qualcosa circa il tuo futuro? «Difficile dire una data – risponde Rossi -, comunque durante l’estate potranno esserci le idee chiare sul mio futuro, sul 2011 e il 2012. Io sto molto bene in Yamaha, quindi parlerà prima con loro, poi vedremo”.

Cosa pensi della regola che riammette i motori 1000 nella MotoGp? Pensi che questo possa convincerti a rimanere nella Motogp ancora a lungo?

“Sulla carta sono contento di tornare alle 1.000, perchè questa cilindrata mi piace di più rispetto alla 800. Però bisognerà vedere quale sarà il regolamento per questi motori e se saranno veloci e divertenti come nel 2006. Ritornare alle 1.000 e guidare una moto diversa è molto importante per le mie motivazioni e per rimanere più a lungo in MotoGp, e poi io preferisco le 1.000 alle 800.

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