Mourinho: “Antonio Conte come me, Juventus regina in Champions”

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antonio conte | ©Claudio Villa/Getty Images

La Juventus si riscopre regina d’Europa. Manca ancora la risposta del campo, verdetto insindacabile a cui allenatori e tifosi devono per forza di cose sottostare. Sulla carta però la squadra bianconera ha nuovamente quel sex-appeal che la rendeva un’armata invincibile durante la metà degli anni ’90, quando in sella c’era un maestro come Marcello Lippi. Antonio Conte ricorda bene quegli anni, lui che di quella squadra sarebbe poi diventato nel ’96 il capitano. Dopo anni di buio la Vecchia Signora è pronta a recitare un ruolo da protagonista nel torneo più prestigioso d’Europa. La candidatura arriva direttamente dagli avversari, concordi nel considerarla una seria concorrente per il trionfo finale a Wembley. Tra i colleghi di Conte più entusiasti del nuovo corso Juve registriamo a sorpresa lo Special One.  Sì proprio lui, il nemico numero uno quando allenava in Italia. Quanto tempo sembra trascorso da allora.

Conte? Come me Quando parla non è mai banale. E’ fatto così Mourinho, la sua sapiente arte comunicativa stupisce anche ora che è lontano dal nostro Paese, come se non avesse mai lasciato veramente la penisola. Lo Special One firma un panegirico in onore del tecnico bianconero, assente al meeting degli allenatori che con le loro squadre si contenderanno la Coppa dalle grandi orecchie. Assenza rumorosa quella di Conte, che lascia basito lo stesso Mourinho, il quale domanda per quale motivo la Uefa abbia deciso di non recapitare l’invito anche al tecnico della Juventus. Evidentemente una presenza scomoda per l’atmosfera ovattata che regna in Svizzera, nelle sale in cui il padrone di casa è un altro grande ex bianconero, forse il più grande di tutti, Le Roi Michel Platini. L’ex condottiero dell’Inter ha speso parole di elogio per Conte,  Antonio mi piace un sacco come allenatore, è un vincente, sa quello che vuole, ha carisma”, oltre che per la sua creatura, che Mourinho crede possa raggiungere con relativa facilità i quarti/semifinale già da quest’anno, nonostante un digiuno europeo piuttosto importante. Detto dal più grande nemico (senza esagerazione) bianconero di 4-5 anni fa è senza dubbio motivo di orgoglio per ciascun tifoso della Vecchia Signora, desideroso di rivivere i fasti di un tempo anche al di là dei confini nazionali.

antonio conte | ©Claudio Villa/Getty Images

Coro unanime Mourinho non è il solo ad aver elogiato la Juventus durante la riunione tecnica di ieri. Il portoghese è stato seguito subito a ruota da altri illustri colleghi, come lo stesso Carlo Ancelotti. Con i trascorsi bianconeri più o meno sfortunati ormai alle spalle, l’allenatore del Paris Saint Germain ha confermato quanto espresso dallo Special One, soffermandosi specialmente su Andrea Pirlo, calciatore che Ancelotti non fatica a definire un top-player, dal momento che a “scoprirlo” nel ruolo di play basso davanti alla difesa fu proprio lui quando guidava il Milan. Ancelotti parla di una Juve che “può stupire tutti, ha un gioco basato sulla velocità e sull’intensità. Nell’ultima stagione mi ha davvero impressionato e il merito sta sopratutto in Antonio Conte, Andrea Pirlo e il presidente Agnelli, per il quale avrei scommesso che sarebbe diventato nel giro di pochi anni un grande dirigente”. 

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