Napoli: Donadoni sulla graticola e Delio Rossi all’orizzonte

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Roberto DonadoniIl Napoli stenta a diventar squadra, iniziano i mugugni dei tifosi e Donadoni è da subito messo in dubbio. All’ex ct vengono imputate le scelte, assurde a parer dei tifosi, di lasciar in panchina il Pocho Lavezzi e Gargano. Ma al di là degli uomini è l’atteggiamento della squadra che appare insufficiente, gli azzurri partono sempre bene ma quando la partita entra nella fase calda si sgretolano come neve al sole.

E’ capitato nella trasferta di Palermo alla prima giornata, nella vittoria casalinga contro il Livorno e anche ieri sera con il Genoa sotto di un gol e di uomo è riuscita a complicarsi la vita anche con l’aiuto dell’incerto Tagliavento per carità ma la frenesia e la voglia di strafare ha cambiato l’andamento di una partita che si era messa sui binari migliori.

Si ha l’impressione però che i grandi investimenti della famiglia De Laurentis abbiano partorito l’ennesima incompiuta, Vitale e Mannini vanno a meraviglia con Livorno e Sampdoria mentre a Napoli si è costretti ad usare Aronica nell’improponibile ruolo di esterno sinistro rendendo praticamente inutilizzabile quel lato del campo in fase di spinta. E’ discutibile anche la scelta di tener in panchina il Denis e Hoffer e non abbozzare mai una formazione diversa.
Donadoni deve ripartire dal genio di Hamsik e dalla forza di Quagliarella e prima che il fantasma di Delio Rossi incomba sul San Paolo deve riscir a dare un equilibrio diverso alla squadra magari facendo ricorso al 4-4-2.

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