NBA Finals 2013: in gara 2 la difesa degli Heat surclassa gli Spurs

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NBA Finals 2013: LeBron James - Spurs-Heat / © Pool / Getty Images

Le NBA Finals 2013 entrano nel vivo e quella tra Miami Heat e San Antonio Spurs diventa una sfida accesa, in una gara 2 che diventa letteralmente l’opposto della prima partita della serie. Qualche giorni fa abbiamo assistito ad una partita tirata fino all’ultimo secondo, in cui gli Heat seppur predominando a rimbalzo hanno avuto la peggio contro gli Spurs forti anche di aver avuto meno palle perse e di un Parker in uno stato di grazia nel finale della partita. Ieri, ancora una volta all’American Airline Arenas, è stata invece la formazione di San Antonio a predominare a rimbalzo, prendendone ben 44 contro i 36 degli avversari, ma in compenso Miami perde solo 6 palloni e costringe gli avversari a perderne ben 16, di cui ben 5 perse dalle mani di Tony Parker, in pratica da solo quanto tutta la squadra avversaria.

A fine partita si vedrà come confermano i numeri che la partita è stata vinta grazie al gioco difensivo dei Miami Heat, in una giornata in cui LeBron James sembra essere sottotono in attacco per circa tre quarti di gara, chiudendo ancora una volta sotto i 20 punti realizzati (si fermerà a 17 con 8 rimbalzi e 7 assist) anche a causa dell’ottimo Kawhi Leonard, che tra l’altro sarà il miglior rimbalzi della partita facendone scrivere nel suo tabellino 14. Ma King James la prova di forza la darà nel quarto quarto, quando con una prova di forza non indifferente stoppa Tiago Splitter che stava andando a schiacciare.
Nota positiva la prestazione di Chris Bosh sia in attacco che in difesa, stravincendo il confronto con Tim Duncan.

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L’inizio della partita porta il segno di una tripla di Daniel Green, in ottima forma dalla lunga distanza, che stabilisce il record di tiri da 3 punti realizzati senza errore, 5/5 da tre e 6/6 dal campo nel suo box score che lo identifica con 17 punti anche come miglior realizzatore dei San Antonio Spurs. Il suo avvio è bruciante, tre bombe in quattro minuti di gioco che costringono i Miami Heat a rincorrere gli avversari per lunga parte della prima frazione di gioco, dovrà pensarci LeBron James con un suo tiro, ed i suoi primi due punti della partita, a far terminare il periodo in parità (22-22).

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Cambiano le cose nel secondo quarto, si iniziano a vedere le giocate di scarico di LeBron che favoriscono i tiri da 3 di Mike Miller (3/3 da 3 punti) e Rey Allen (3/5 da 3 punti), ma soprattutto sale in cattedra Mario Chalmers, in una serata in cui il diretto avversario è quasi imbarazzante. Il play di Miami si confermerà a fine serata top scorer con 19 punti a referto, con un buonissimo 50% dal campo e 50% da tre punti. Il periodo si chiude con un +5 (50-45) per la formazione di casa.

NBA Finals 2013: LeBron James - Spurs-Heat / © Pool / Getty Images
NBA Finals 2013: LeBron James – Spurs-Heat / © Pool / Getty Images

Nel terzo quarto le cose per San Antonio sembrano mettersi meglio, che passa addirittura in vantaggio, ma con un Tim Duncan quasi nullo e che a tiro ha una pessima percentuale, 3/13 e solo 9 punti per lui, gli Heat riescono a trovare la giusta tattica e con il già citato trio Chalmers,Miller, Allen, riesci a segnare un +10 sul tabellone chiudendo la frazione sul 75-65.

L’ultimo quarto è tutto in discesa per la formazione della Florida, i tre errori in serie di Parker, di cui abbiamo già ampiamente parlato, Gary Neal, che comunque gioca una buona partita, e Manu Ginobili decisamente in serata no, e le giocate di James, Miller (notevole anche il suo assist da dietro la testa per LeBron) e Chalmers, portano il vantaggio degli Heat a +19, vantaggio che successivamente arriverà anche a +27. Da quel momento la partita è veramente finita, il 103-84 del finale diventa una formalità numerica.

I Miami Heat sembrano aver rimesso la testa sulle spalle e per i San Antonio Spurs non sarà così facile come poteva far pensare gara 1, anche se silenzioso, da parte dei padroni di casa l’apporto di Dwayne Wade e Chris Bosh, specie nel primo tempo, è stato fondamentale. Mentre per gli ospiti si è fatta sentire la stanchezza e la mancanza di sostanza quando l’asse Parker-Duncan non funziona.
Gara 3 sarà ora fondamentale per capire se il fattore campo in casa dei texani può fare la differenza. Attendiamo allora gara 3.

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Miami Heat – San Antonio Spurs 103 – 84

Miami Heat:
Chalmers 19 punti, James 17 , Allen 13, Bosh 12.
Bosh 10 Rimbalzi, James 8.
James 7 Assist, Wade 6, Bosh 4.

San Antonio Spurs:
Green 17 punti, Parker 13, Neal 10.
Leonard 14 Rimbalzi, Duncan 11.
Parker 5 assist.

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