NBA: i New Jersey Nets licenziano Lawrence Frank

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Dopo 16 sconfitte consecutive i New Jersey Nets licenziano Lawrence Frank.
E’ la seconda panchina NBA a saltare dopo quella di Byron Scott dei New Orleans Hornets.

La squadra è momentaneamente affidata a Tom Barrise, uno degli assistenti di Lawrence Frank.
Frank paga le iniziali 16 sconfitte consecutive (senza nessuna vittoria tra l’altro) e con la sconfitta di Los Angeles contro i Lakers (la diciassettesima) New Jersey ha eguagliato il record di sconfitte consecutive per una franchigia NBA, record detenuto da Miami Heat (1988-89) e LA Clippers (1999).

Lawrence Frank lascia i Nets dopo 6 anni durante i quali ha registrato un record di 225 vittorie e 241 sconfitte in regular season (negativo per via delle ultime 3 stagioni sempre sotto il 50% e di questo disastroso inizio di stagione). Non meglio ha fatto ai playoffs, chiudendo in negativo con 18 vittorie e 20 sconfitte, non riuscendo mai ad andare oltre il secondo turno (semifinali di eastern conference).
La sua avventura era iniziata nel migliore dei modi quando il 26 gennaio 2004 prese il posto proprio dell’altro allenatore licenziato quest’anno, ovvero Byron Scott facendo registrare il record di vittorie consecutive per un debuttante: 13.

Lo smembramento della squadra negli ultimi anni, che ha visto andar via numerose stelle senza adeguate contropartite tecniche, ha portato a questo risultato. Ma forse a tutto questo c’è un perchè: i Nets entro dicembre voteranno la cessione del pacchetto di maggioranza al magnate russo Mikhail Prokhorov in vista poi del trasferimento della franchigia a Brooklyn nel 2011. Promettono grandi acquisti per il 2010 per via dell’enorme budget da 50 milioni di dollari da spendere, ma dimenticano che senza appeal non si può costruire una squadra da titolo. Boston e altre grandi squadre nel passato ci sono riuscite, è vero, ma un conto è firmare per i Celtics o i Lakers, un conto per i Nets. Soprattutto se si considera che la parte più importante e vasta della Grande Mela è e resterà sempre dei Knicks (che a loro volta avranno 45 milioni circa da poter spendere e un eventuale luxury tax da pagare, come sembra probabile dopo l’acquisizione di 2 grandi free agent della prossima estate, non li spaventa per nulla, anche perchè viene pagata ogni anno dai Knicks per via degli ingaggi elevatissimi che la proprietà elargisce ai giocatori.

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