NFL: danni al cervello, giocatori fanno causa alla Lega

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Logo NFL | © foto tratta dal web

Una notizia molto importante scuote il mondo della NFL: la Lega americana di football finisce nel mirino della giustizia per aver “occultato informazioni sul rischio dei danni celebrali permanenti collegati agli infortuni sui campi da gioco” come riportato da alcuni siti specializzati degli Stati Uniti.

Circa 2 mila veterani, ex giocatori del massimo campionato di football americano, hanno depositato alla corte distrettuale di Philadelphia le carte che potrebbero dare inizio ad un maxi processo che è già stato definito “la più grande causa sportiva mai intentata“.

L’accusa rivolta alla Lega è quella di aver nascosto “deliberatamente e in maniera fraudolenta diverse informazioni riguardanti la possibilità di danni al cervello per i professionisti“. Il procedimento riunisce oltre 80 cause già pendenti.

I rappresentanti legali dei giocatori hanno fatto causa alla Lega segnalando la grande quantità di casi di commozioni cerebrali, demenza, morbo di Alzheimer ed altre malattie neurologiche come conseguenza dei traumi subiti sui campi da gioco. Secondo il documento presentato dai legali dei giocatori “la NFL avrebbe occultato ai giocatori la gravità delle lesioni subite con il proposito di ostacolare l’avanzamento delle indagini mediche e l’incremento dei fondi pensione“. Una negligenza che ora potrebbe costare molto cara ai vertici della Lega.

La NFL ha da tempo fatto della sicurezza dei giocatori una priorità

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Ha dichiarato la Lega in un comunicato, respingendo tutte le accuse. Secondo quanto riportato dai maggiori media americani, gli atleti ritengono invece che le precauzioni per salvaguardare la loro salute siano state adottate solo negli ultimi anni, mentre nei decenni passati gli sportivi sono stati esposti a danni neurologici con conseguenze a lungo termine.

In prima linea per far giustizia c’è la vedova di Ray Easterling, ex degli Atlanta Falcons, che si è suicidato nel mese di aprile dopo essersi ammalato di demenza, oltre che di depressione. Tra i giocatori coinvolti c’é Kevin Turner, ex dei Philadelphia Eagles, che sostiene di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica (o morbo di Lou Gehrig) a causa degli scontri sul campo da gioco.

George Atallah, portavoce del sindacato giocatori, non ha voluto fare commenti. Ma ora i proprietari delle squadre stanno cercando di negoziare un nuovo contratto di lavoro che tuteli molto di più le pensioni per i giocatori al momento del ritiro.

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