Pazzini Inter, è addio. Juve e Samp pronte all’assalto

0
521
Giampaolo Pazzini © Claudio Villa/Getty Images

Pazzini Inter, prove d’addio. L’Inter scalda i motori per l’inizio della stagione 2012/2013. I nerazzurri da un paio di giorni si sono ritrovati a Pinzolo agli ordini di mister Stramaccioni con l’obiettivo di fare gruppo e prepararsi al meglio alla prossima stagione. Tra i tanti nerazzurri ai blocchi di partenza c’è il numero 7  Pazzini. E’ lui l’unica voce fuori dal coro durante la presentazione della squadra avvenuta ieri sera. Ed è proprio un coro dei tifosi nerazzurri (Pazzini resta a Milano…)a far emergere la schiettezza e la sincerità nel bomber di Pescia. L’ex attaccante di Samp e Fiorentina non le manda a dire e, con estrema franchezza e nonostante il delirio scatenatosi tra i tifosi al suo ingresso sul palco, afferma: “Sono felice di questo entusiasmo, ci fanno lavorare bene. Ma sono sempre stato sincero e lo sono anche stasera: non farò parte di questo progetto per volere della società. Mi impegnerò per far cambiare idea a qualcuno, ma questi cori dovete rivolgerli ad altri e non a me”.

Parole chiare e limpide che sbandierano ai quattro venti ciò che era nell’aria da parecchie settimane: Giampaolo Pazzini non rientra nei piani della società di Corso Vittorio Emanuele. Proprio l’Inter che lo aveva accolto in pompa magna nel gennaio 2011 pagandolo 12 milioni di euro più Biabiany ad una Samp che senza il Pazzo poi retrocesse nella serie cadetta. E pensare che il suo esordio, avvenuto il 30 gennaio 2011 in Inter-Palermo 3-2, fu di quelli sensazionali. Con i nerazzurri sotto 0-2 alla fine del primo tempo, l’allora tecnico Leonardo (ora direttore tecnico del Psg) manda in campo il neo acquisto Pazzini che cambia radicalmente la partita con una doppietta degna di nota ed un rigore procurato e trasformato dal rimpianto Samuel Eto’o. D’accordo era un’altra Inter ma forse era anche un altro Pazzini.

Giampaolo Pazzini © Claudio Villa/Getty Images

L’affetto dei tifosi non è mai mancato al Pazzo (e non solo per la sua esultanza) così come nell’ultima stagione (8 gol in 40 partite) non gli sono mai mancate le imprecazioni dei tifosi alle tante occasioni gettate alle ortiche da un attaccante che per il gol ci vive. La scorsa stagione lo ha visto crollare calcisticamente nel momento sbagliato ovvero quando a suon di gol è rinato il Principe Milito. Di Pazzini nessuno mette in dubbio la bravura ma nel calcio vanno fatte delle scelte e prese delle strade. Bene, quella di Pazzini sarà certamente una strada che non porta a Milano.

LA JUVE CI PENSA – Magari la prossima destinazione del Pazzo sarà Torino, perchè la Juve quando sente l’odore del buon giocatore si fionda repentinamente, poi per di più se questo giocatore proviene dall’Inter i dirigenti torinesi trovano ancora più gusto nel mandare in porto l’affare (vedi operazione lampo Lucio). Inoltre i più attenti ricorderanno come nel gennaio 2011 era nell’aria l’addio di Pazzini alla Samp e a far concorrenza ai nerazzurri nella corsa al Pazzo c’era proprio la Juventus. E se questa fosse la volta buona?

RITORNO ROMANTICO – Ma magari il Pazzo ritornerà nella sua amata Genova (sponda Samp si intende). Al Marassi il buon Giampaolo ha lasciato un buon ricordo e non è di certo un segreto che i dirigenti della Doria stiano pensando ad un ritorno di Pazzini. Tuttavia il suo ingaggio esoso (2,5 milioni annui) rallenta questo ritorno romantico a meno che l’Inter decida di aiutare la società blucerchiata nel pagamento dello stipendio del bomber di Pescia così come fatto con il Napoli nella scorsa stagione per Goran Pandev.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.