Reja e Colomba, la panchina traballa

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edi reja | © getty images

Perdere con quattro o cinque gol di scarto non è mai bello, se poi la prestazione della propria squadra è nulla allora la sconfitta potrebbe trasformarsi in autentico capolinea. Reja e Colomba dopo i ko incassati ieri a Siena e Milano vedono allontanarsi la propria panchina. Sebbene siano completamente differenti i motivi per cui rischiano di non essere più gli allenatori di Lazio e Parma.

REJA DIMISSIONARIO? – L’eventualità delle dimissioni del tecnico biancoceleste non è da scartare fra le possibili soluzioni del caos Lazio. Il 4-0 subito a Siena non passerà inosservato, come è normale che sia dopo un passivo del genere. Lo stesso Reja nelle interviste del post-partita si è addossato ogni responsabilità per la partita giocata dai suoi uomini, senza alcuna combattività e voglia di rimonta quando si son trovati in svantaggio. “La mia Lazio più brutta da quando sono qui”, questa l’affermazione più pesante dell’ex allenatore di Napoli e Cagliari. Reja ha pagato le assenze pesanti di Hernanes a centrocampo e del brasiliano Dias nel reparto difensivo. Da registrare l’ennesima prova deludente del francese Cissè, spesso criticato dai supporter della Lazio. Inoltre il tecnico biancoceleste non ha fatto nulla per nascondere un suo possibile addio alla panchina qualora la squadra non fosse in grado di reagire fin dalla prossima partita, (“bisognerà riflettere molto attentamente se la prestazione di oggi si ripeterà anche fra una settimana“)  che li vedrà impegnati contro l’Atalanta all’Olimpico.

edi reja | © getty images

Ciò che spinge Reja verso l’idea delle dimissioni è anche l’operato del presidente Lotito (ieri rimasto seduto in tribuna fino al fischio finale del match nonostante il 4-0 del Siena) e del direttore sportivo Igli Tare, colpevoli di non aver ascoltato fin qui le sue richieste di rinforzamento della squadra durante il mercato di gennaio. Se non bastasse, ad appesantire l’aria che si respira a Formello, il match di ieri all’Artemio Franchi ha lasciato in dote il caso Sculli. L’ex genoano è apparso molto nervoso fin quando è rimasto in campo, e quando è stato sostituito è sbottato platealmente contro il tecnico laziale. Ricordiamo comunque come la Lazio occupi attualmente il quarto posto in classifica, con 30 punti dopo 17 partite disputate, a meno 4 punti dalla vetta che vede Milan e Juventus viaggiare a braccetto. Non si può quindi parlare di vera crisi, ma Reja ha manifestato più volte il proprio malessere nel vedersi piovere addosso le critiche dei tifosi biancocelesti anche quando la Lazio lottava per un posto in Champions la scorsa stagione e la prestazione inguardabile dei propri uomini ieri sera ha fatto scattare il campanello d’allarme una seconda volta, dopo le dimissioni consegnate a Lotito, poi rifiutate dallo stesso numero uno laziale, all’indomani della seconda giornata di campionato che vide i biancocelesti sconfitti in casa dal Genoa.

COLOMBA VERSO L’ESONERO – Quella di ieri sera contro l’Inter a San Siro potrebbe essere stata l’ultima panchina di Franco Colomba con la società gialloblu. Il presidente Ghirardi ha lasciato infuriato il Meazza dopo il gol di Giampaolo Pazzini che fissava momentaneamente il punteggio sul 4-0 per i nerazzurri di Ranieri. Durante l’intervallo il numero uno del Parma era sceso negli spogliatoi per chiedere ai calciatori di scendere in campo nel secondo tempo per salvare quantomeno l’onore della maglia. Appello che non ha prodotto i frutti sperati e che ha reso ancora più cupo l’umore di Ghirardi. Lo stesso direttore sportivo degli emiliani Pietro Leonardi ha espresso tutta la sua delusione per lo spettacolo inaccettabile offerto dalla squadra e ha voluto rimandare qualsiasi decisione all’inizio della nuova settimana. L’esonero sembra una possibilità molto concreta. A pesare sul destino del tecnico il pessimo rendimento lontano dal Tardini, 4 punti in 8 partite con 6 sconfitte e 20 gol subiti (peggior difesa della Serie A in trasferta). In classifica il Parma occupa al momento il 13° posto, con 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma se Novara e Lecce dovessero raccogliere tre punti nella giornata di oggi, lo spettro della Serie B si avvicinerebbe pericolosamente. Nelle ultime ore i nomi che circolano per sostituire Colomba sono tanti, fra cui l’ex ct della nazionale Donadoni, De Canio e Del Neri. Affascinante anche l’ipotesi di un ritorno a Parma dell’idolo Gianfranco Zola, già allenatore di West Ham e dell’Italia Under 21.

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