Rio 2016: eroi, gioie e delusioni olimpiche

Si è da poco conclusa l'Olimpiade di Rio 2016, l'Italia ha chiuso con 28 medaglie. Bolt e Phelps tra i grandi protagonisti in Brasile

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Gregorio Paltrinieri e Niccolò Campriani | Foto Twitter

L’emozionante cerimonia di chiusura, sotto una pioggia battente, ha mandato in archivio le Olimpiadi di Rio 2016.

Sedici giorni di sfide, combattimenti, partite, corse che hanno eletto gli eroi olimpici ma che hanno anche saputo toccare ogni singola emozione, dalla gioia alla tristezza, dal trionfo alla beffa atroce.

Il medagliere è stato dominato dagli Usa che hanno conquistato 121 medaglie suddivise in 46 ori, 37 argenti e 38 bronzi. Alle spalle degli Stati Uniti si è piazzata la Gran Bretagna che ha proseguito sulla positiva scia di Londra 2012. Terza la Cina. Nono posto per l’Italia che ha conquistato, come a Londra, 28 medaglie (8 ori, 12 argenti ed 8 bronzi).

Se dovessimo scegliere l’atleta copertina di questo Rio 2016 in sfida andrebbero certamente Usain Bolt, Michael Phelps, Katie Ledecky e Simone Biles.

Il giamaicano ha mostrato il suo solito show fatto di sorrisi e danze, dimostrandosi per la terza volta l’uomo più veloce del mondo andando a vincere con estrema facilità 100 metri, 200 metri e la staffetta 4×100, portando così a 9 il bottino di medaglie d’oro olimpiche.

Bolt ha annunciato il suo addio olimpico, stesso commiato anche per il fantastico nuotatore a stelle e strisce Michael Phelps, che però ha anche comunicato anche il suo definitivo ritiro. Phelps però non poteva lasciare i Giochi Olimpici senza il botto e così a Rio 2016 l’americano ha ottenuto l’oro nei 200 misti e nei 200 farfalla, ed è stato protagonista dei tre successi delle staffette 4 x 100 stile, 4 x 200 stile e 4 x 100 mista.

Sempre dal nuoto, e sempre dagli Stati Uniti si è abbattuto su Rio 2016 l’uragano Katie Ledecky. La 19enne americana ha trionfato nello stile libero sui 200, sui 400 e sugli 800 metri. Al suo bottino si aggiungono un oro ed un argento nelle staffette.

5 medaglie le ha conquistate anche la giovanissima ma super talentuosa ginnasta americana Simone Biles. I suoi salti complessi, i suoi movimenti precisi hanno incantato la giuria e tutto il pubblico.

Veniamo ad analizzare l’Olimpiade azzurra che ha visto tantissime luci ma anche qualche ombra decisamente inaspettata.

Sugli scudi va il tiratore toscano Niccolò Campriani, già oro a Londra, che a Rio 2016 ha fatto ancora meglio vincendo due medaglie del materiale più prezioso, nella carabina 10 metri e nella carabina tre posizioni 50 metri. Male invece la compagna di Campriani Petra Zublasing, arrivata in Brasile da favorita, è tornata a casa con un quarto ed un 33° posto.

Se il tiro a segno ha registrato l’exploit di Campriani, il tiro a volo ha regalato gioie enormi alla pattuglia azzurra: l’oro di Rossetti nello skeet maschile, la doppietta oro ed argento di Diana Bacosi e Chiara Cainero nello Skeet femminile, l’ennesimo argento di Pellielo nel Trap maschile e la medaglia dello stesso metallo di Innocenti nel Double trap maschile.

La scherma ci ha probabilmente abituato troppo bene e il bottino di un oro, Garozzo nel fioretto maschile, gli argenti di Rossella Fiamingo e Elisa Di Francisca rispettivamente nella spada e nel fioretto femminile, e quello della squadra maschile di spada, sembrano davvero un risultato deludente. Sicuramente rimane l’amaro in bocca per la prestazione negativa di Arianna Errigo praticamente subito fuori nel fioretto femminile.

Gioie e dolori anche dalle piscine di Rio de Janeiro, entrambe le squadre di pallanuoto sono arrivate a medaglia, argento per il Setterosa inchinatosi solo alle invincibili americane, bronzo per il Settebello che dopo il ko in semifinale con la Serbia s’è imposto nella finale per il 3°-4° posto contro il Montenegro.

Strepitosa la prestazione di Gregorio Paltrinieri, dominatore dei 1500 stile libero, il ragazzo di Carpi ha completato il percorso di successi, adesso manca solo il record del mondo di Sun Yang che non pare così irraggiungibile. A far sorridere l’Italia nel nuoto in vasca ci ha pensato anche Gabriele Detti che si è portato a casa un doppio bronzo nei 400 stile e in quei 1500 già citati per Paltrinieri. Le gioie per il nuoto in corsia finiscono sostanzialmente qua, la tanto attesa medaglia di Federica Pellegrini non è arrivata e la campionessa italiana ha dovuto masticare amaro per il 4° posto nei 200 stile. Per il resto troppe poche finali raggiunte, il nuoto italiano ha molto da lavorare per presentarsi alla grande a Tokyo 2020. 

Tania Cagnotto ce l’ha fatta, alla sua ultima olimpiade, e dopo la cocente delusione londinese, la campionessa bolzanina ha conquistato la prima medaglia olimpica, mettendosi al collo l’argento insieme a Francesca Dallapè nei tuffi sincronizzati dal trampolino 3 metri. La Cagnotto però non si è limitata e nel trampolino 3 metri ha conquistato uno straordinario 3° posto alle spalle delle inarrivabili cinesi.

Una medaglia è arrivata anche dal nuoto di fondo, argento per Rachele Bruni nella 10 km femminile, mentre le ragazze del nuoto sincronizzato hanno ottenuto un ottimo 5° posto.

Successi e tanta sfortuna nel ciclismo azzurro. Elia Viviani si è ripreso quello che aveva perso a Londra 2012 e nella massacrante gara dell’Omnium su pista si è messo al collo la medaglia d’oro. Vincenzo Nibali ha visto invece scivolare via, a causa di una caduta in discesa a pochi km dall’arrivo, una medaglia quasi certa. A riportare il sorriso in casa Italia ci ha pensato Elisa Longo Borghini con il bronzo nella gara in linea femminile e con una cronometro che ha fatto sognare tutta Italia per molti chilometri. Non bene la Mountain Bike.

Non saranno più i tempi dei fratelli Abbagnale, ma il canottaggio è da sempre fornitore di medaglie per la spedizione italiana. A Rio 2016 sono arrivati due bronzi con il due di coppia e con il quattro.

Anche gli sport di lotta hanno arricchito il medagliere, nel Judo Fabio Basile ha conquistato la medaglia d’oro che è stata poi la 200° nella storia olimpica azzurra. Odette Giuffrida ha invece vinto un prezioso argento. Un pizzico di delusione per Frank Chamizo nella lotta libera, visto il suo palmares recente ci si attendeva l’oro ed invece è arrivato un comunque buon bronzo.

La Pallavolo ha mostrato due facce completamente diverse, gli azzurri di Blengini hanno disputato uno straordinario torneo pur non riuscendo a rompere la maledizione olimpica e cedendo in finale al Brasile. Disastrose invece le ragazze di Bonitta che sono state eliminate al primo turno con il misero bottino di una vittoria e cinque sconfitte.

Si sono dovuti svegliare dal sogno, in una notte di pioggia violenta sulla spiaggia di Copacabana, il duo del Beach volley maschile Lupo e Nicolai. La coppia azzurra si è arresa solo al Brasile ma l’argento è comunque un risultato storico per il Beach italiano.

L’atletica è stata semi disastrosa, all’infortunio di Tamberi si è aggiunta la squalifica di Schwarzer che ha praticamente azzerato le speranze di medaglie italiane. Sorrisi però arrivano da Trost e Rossit in finale nell’alto femminile e da Libania Grenot che ha conquistato la finale personale nei 400 metri ed ha trascinato all’ultimo atto la 4×100.

Bocciature per il Tennis, si sperava nel duo Errani-Vinci fermatosi ai quarti, per il Tiro con l’Arco, solo un 4° posto per la squadra femminile e niente più, per il Triathlon che non ha proposto alcun azzurro nelle posizioni nobili, e per la Boxe che nonostante molte aspettative, è rimasta a secco.

Amaro in bocca per la Ginnastica Artistica e per quella Ritmica, al 4° posto di Vanessa Ferrari nel corpo libero, s’aggiunge quello delle Farfalle, pochi centesimi di punto che hanno causato lacrime di tristezza anzichè di gioia.

Lasciano intravedere un pizzico di sereno per il futuro la Canoa Velocità e la Canoa Slalom.

Male anche la Vela, dove c’erano un paio di carte da medaglia, ed il Golf che non ha visto alcun azzurro protagonista.

 

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