Roma addio Champions. Lo Shakhtar ai quarti

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Roma-Shakhtar

Doveva essere la serata della svolta per la Roma e invece la partita si è trasformata in una vera e propria disfatta. La squadra dell’aeroplanino sembra partire col piglio giusto e nel primo quarto d’ora prova ad impensierire gli ucraini stringendoli nella propria area di rigore. Proprio nel momento migliore dei giallorossi arriva una doccia fredda per i pochi tifosi arrivati dalla capitale, è lo Shakhtar a passare al 18′ con Hubschmann, bravo a sfruttare un cross di Willian dalla sinistra. La Roma sembra non accusare il colpo e continua ad attaccare tant’è che al 27′ su azione d’angolo Borriello riesce a conquistare un calcio di rigore, sul dischetto, contrariamente a quanto successo venerdì a Lecce, ci va lo stesso attaccante che però ciabatta il tiro e consente una facile parata la portiere avversario.

La partita continua su ritmi elevati, nonostante la temperatura gelida, ma al 41′ accade l’irreparabile, Mexes, già ammonito trattiene Luiz Fabiano e viene espulso. Nonostante l’inferiorità numerica l’undici di Montella continua ad attaccare ma Borriello, preferito a Totti, fallisce un’altra occasione per il pareggio. Si va al riposo con le squadre molto nervose, De Rossi è graziato da Webb che non vede una sua gomitata al volto di Srna.

Al ritorno in campo le cose sembrano non cambiare, la Roma ad attaccare e lo Shakhtar ad agire di rimessa, ma al 13′ è Willian a dare un’altra mazzata agli avversari, il giovane attaccante su azione d’angolo raccoglie il cross e batte l’incolpevole Doni con uno splendido destro a giro sul palo lungo. 2-0 e partita che s’addormenta merito anche degli ucraini che vedono vicino il primo storico accesso ai quarti e non hanno nessuna intenzione di aumentare i ritmi, nonostante la partita non abbia più niente da dire, al 43′ il Donetsk passa ancora con Eduardo, l’ex Arsenal sfrutta un erroraccio di Rosi e segna con un preciso diagonale sinistro.

Dopo il 3-0 il match si protrae per altri 7′ minuti senza offrire nient’altro se non qualche scaramuccia fra i giocatori in campo, al triplice fischio di Webb, la sentenza è definitiva, la Roma esce mestamente dalla Champions.

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