Sfogo Buffon “Vergogna, stampa sapeva dei blitz”. Di Martino “Non lo convoco”

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Lo sfogo di Gigi Buffon © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

Gigi Buffon dice sempre quel che pensa dimostrando, in più di un’occasione, di non conoscere il significato della parola ipocrisia. Proprio per la sua sincerità il portiere e capitano della Nazionale aveva ricevuto una pioggia di critiche da più fronti con una gran parte di addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati di questo sport che hanno condannato fermamente le sue ultime uscite (non quelle da portiere, ndr) addirittura chiedendo al ct Cesare Prandelli di toglierli la fascia di capitano, in particolare sull’ammissione pubblica che non avrebbe aiutato l’arbitro segnalando la regolarità dell’ormai famoso gol di Muntari in Milan – Juve neanche se se ne fosse accorto e le esternazioni, più recenti, «Meglio due feriti che un morto» riferendosi ai “biscotti” tra due squadre le quali indirizzano le gare, senza combinarla illegalmente, verso un determinato risultato che stia bene ad entrambe.

Dichiarazioni queste ultime che hanno fatto drizzare le orecchie anche ai pm della Procura di Cremona che stanno indagando sul male che attualmente sta travolgendo il calcio italiano, lo scandalo del calcioscommesse, e che proprio in questi giorni hanno effettuato diversi blitz che hanno portato all’arresto del capitano della Lazio Stefano Mauri e del centrocampista del Padova ex Genoa Omar Milanetto, inviando avvisi di garanzia, tra gli altri, a Mimmo Criscito, raggiunto dalle forze dell’ordine nel ritiro della Nazionale poco prima che il ct Cesare Prandelli diramasse la sua lista definitiva per Euro 2012, Antonio Conte, Sergio Pellissier, Giuseppe Sculli, Christian Vieri e Leonardo Bonucci per il quale però ancora non è stata resa formale, al punto in cui il pubblico ministero Roberto Di Martino aveva espresso la volontà di convocare Buffon per interrogarlo come persona informata sui fatti.

Un fiume in piena ieri il numero 1 dell’Italia e della Juventus che ha parlato in conferenza stampa a Coverciano, senza peli sulla lingua, molto infastidito dalla stampa che sa sempre tutto e prima dei diretti interessati su vicende delicate come queste e dal modus operandi di chi all’interno della Procura fa filtrare parte del contenuto delle deposizioni dei vari interrogati immediatamente dopo gli interrogatori. A chi gli chiede se pensa che i magistrato lo chiameranno a deporre replica seccamente: «Ditemelo voi – riferendosi alla stampa – Tanto lo sapete sempre prima degli interessati. Quella è una vergogna. Non è normale che dopo 10 minuti si sappia cosa si è detto a un pm o che notizie sulle inchieste escano 3 o 4 mesi prima del dovuto. La notte del “blitz”, le tv stavano fuori da Coverciano alle 6 di mattina. Strano. Ma sia ben chiaro che nessuno voleva spettacolarizzare. Stavo dormendo, conoscendo Mimmo (Criscito, ndr) per lui non è stata una bellissima sveglia, credo che non la si debba augurare a nessuno. Non credo che la Federazione fosse a conoscenza di qualcosa».

Lo sfogo di Gigi Buffon © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

Per le dichiarazioni che hanno irritato i benpensanti: «Mi prendo, come sempre, le mie responsabilità tuttavia ho avuto la conferma che una persona perbene, con la coscienza a posto e senza scheletri nell’armadio, non può dire quello che pensa. Non era il caso di dirlo in pieno scandalo scommesse? Me lo dovete dire voi quando è il caso? Quando tocchi certi argomenti non c’è mai il momento giusto ma che gente che segue il calcio da millenni mi abbia fatto la paternale è il massimo. Nel caos non si è capita la mia distinzione tra i comportamenti discutibili, ma solo antisportivi, e quelli truffaldini con alle spalle le organizzazioni criminali che lucrano sulle scommesse. Esempio. Semifinale di Champions: Bayern e Real giocano 90 minuti alla morte poi nei supplementari non prendono rischi e aspettano i rigori. È un illecito? Vogliamo chiamare la magistratura per questo? E se due squadre cui serve un punto lo ottengono si grida al pareggio annunciato ma se una perde e retrocede chi glielo spiega ai 300 tifosi che l’aspettano? Il biscotto di Danimarca – Svezia all’Europeo? Non ero arrabbiato, solo stupito».

«Se ci sarà giustizia? Ho piena fiducia anche perché non ci sarebbe niente di peggio che speculare sulle vite altrui. Dopo l’errore con il Lecce un giornalista mi disse che sul web pensano che l’abbia fatto apposta per scommettere. Se qualcuno è così tarato da crederlo possibile, la cosa mi offende e mi disarma. E’ uno scandalo peggiore del 2006? Allora al 95 per cento si incentrava su una società, qui in effetti è coinvolto tutto il nostro movimento. Sono sorpreso che si sia arrivati a questo punto».

Infine chiusura sull’auspicio, più che proposta, lanciata da Monti durante il vertice italo-polacco dell’altro ieri: «È il presidente del Consiglio, dunque sarà una persona intelligente e di buon senso. La risposta giusta l’ha data Abete: in quel modo punirebbe l’80-85 per cento dei calciatori onesti che perderebbero il lavoro. Io forse troverei un posto all’estero ma tanti altri resterebbero, senza colpa, a casa».

Intanto il pm Di Martino ha annunciato che non convocherà Buffon in Procura «perchè non esistono i presupposti» ma lo invita indirettamente a presentarsi davanti ai magistrati di sua spontanea volontà qualora si sentisse in dovere di dire qualcosa.

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