Simoncelli addio davvero speciale. Ciao Sic impenna fra gli angeli

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Funerali Simoncelli | © Roberto/Getty Images

Un abbraccio collettivo, una stretta intensa e forte, colma di lacrime e dolore, di stima e di affetto per quel ragazzo, prima che campione, con i ricci crespi e gli occhi dolci, dal sorriso sempre pronto e la battuta facile, che trasmetteva allegria e solarità a chiunque incontrasse, nel paddock dei circuiti di Moto Gp come nei giri in Paese, nella sua amata Coriano di Romagna. Una persona semplice, anzitutto. Genuino ed altruista, aldilà di ogni retorica di commiato. Tutti lo hanno voluto ricordare così, semplicemente perchè lo era realmente.

Funerali Simoncelli | © Roberto/Getty Images
Coriano lo saluta, l’Italia lo saluta, nell’ultimo atto, celebrato ieri nella chiesa del suo paesello, nella sua Romagna, che portava sempre nel cuore, nelle parole e nelle espressioni colorite quanto genuine, che lo avevano reso un personaggio tanto simpatico, anche a coloro che non seguono il motociclismo. La Chiesa di Coriano, oggi, lo ha abbracciato metaforicamente, stringendosi attorno al papà-amico di Sic, Paolo, alla mamma Rossella, alla sorellina Martina, ed alla fidanzata Kate, che ricorda Marco come “una persona perfetta, e le persone perfette non possono vivere tra di noi comuni mortali” . Il feretro è giunto portato a braccio dai suoi più cari amici, scortato da due moto, simbolico filo di connessione fra la sua vita, la sua passione, e ciò che lo ha portato via, ma anche una nuvola di palloncini rossi, con il suo numero di gara, il 58, che in molti vorrebbero, ora, ritirare dalle competizioni motociclicistiche in suo ricordo. Insieme ai familiari, anche Valentino Rossi, l’amico fraterno, il fratello maggiore, che nel libro dei saluti ha lasciato una frase tipica del loro rapporto fatto di ilarità, goliardia e straordinaria complicità: “Cazzo… mi manchi, Rossi”. Parole semplici e sentite, vere come il vuoto immenso che la scomparsa di Marco lascia per Valentino. E poi altri piloti, come Loris Capirossi, Marco Melandri, Andrea Dovizioso, Sete Gibernau, per citarne solo alcuni, e Jorge Lorenzo, che si scusa nel messaggio di saluti per “aver discusso con lui”, confermando anche oggi la vicinanza che aveva già mostrato nei confronti di papà Paolo appena appresa la tragica notizia. E poi il dottor Costa, medico della Moto Gp, ed in rappresentanza delle istituzioni il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni ed il sottosegretario Rocco Crimi. A suggellare l’essere “speciale” di Super Sic, la sua canzone preferita di Vasco Rossi, che il parroco ha concesso di far risuonare all’uscita del feretro dalla Chiesa: “Siamo solo noi”. Un clima che i tanti fan hanno cercato di mantenere sulla scia del ricordo, non struggente, ma positivo, come era il sorriso contagioso di Sic, quel sorriso che aveva sfoderato anche nell’ ultima intervista rilasciata in Malesia, appena sveglio in hotel, quando si augurava si salire sul gradino più alto del podio, per esser ben visibile dalla televisione. E’ lì che è giusto ricordarlo, mentre vinceva e festeggiava, ondeggiando quei riccioli biondi. La speranza è che ci guardi dal gradino più alto che ci sia, come ha detto il vescovo di Rimini al termine dell’omelia. Addio Marco, riposa in pace ed insegna anche agli angeli ad impennare.

2 COMMENTI

  1. Neanche lui forse si rendeva conto di quanto tutti noi gli volevamo bene.Per lui si che valeva la pena essere orgogliosi di essere italiani!! Hanno detto che era perfetto, io non ci credo, e proprio per questo che lo amavamo e continueremo ad amarlo tanto.
    Presto verro’ a salutarti , ti portero’ un fiore e ci faremo due risate, perche’ e ‘ questo il miglior modo per renderti omaggio, essere positivi come eri tu, anche se dentro di me il mio cuore sanguina. Ciao Sic,ci vediamo

  2. Ciao MARCO sono giovanni un papa’ Motociclista, abito a bologna ma sono romagnolo come te’, scrivo queste righe con il magone perche’ anche se non ti conosco personalmente ti voglio bene. E pensa la coincidenza io sono del “58” e nel mio casco e nel giubbotto c’e la scritta “gio 58” e quando ho visto anni fa’ quel numero nella carena della tua moto dico la verita’ un po’ di emozione c’e’ stata.
    Io ho un bimbo di 5 anni che ha gia’ la sua piccola moto.E allora ti chiedo un piacere,da lassu’ proteggi tutti i ragazzini motociclisti e anche il mio Simo.
    Ciao CAMPIONE un abbraccio.
    uno anche a tutta la tua famiglia (BELLISSIME PERSONE)

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