Super Durant trascina gli Stati Uniti alla vittoria: è oro mondiale!

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Una prova monumentale di uno strepitoso ed incontenibile Kevin Durant da 28 punti e 5 rimbalzi trascina gli Stati Uniti alla vittoria sui padroni di casa della Turchia ai Mondiali di basket. Nasce una stella luminosissima in questa sera del 12 settembre 2010, un giocatore che non ha nulla da invidiare a coloro che, stelle ormai riconosciute nel panorama NBA, invece, a questo Mondiale hanno deciso di rinunciare, quasi come se fosse solo un peso: ma non per un ragazzino-prodigio di soli 21 anni che già aveva fatto vedere al Mondo intero cosa è in grado di fare laureandosi come il più giovane marcatore di sempre della storia della NBA nell’ultima stagione disputata. Ora la definitiva consacrazione in questo torneo per un talento puro come pochi altri e che ora andrà posto nell’elite del basket assieme ai più noti colleghi che rispondono al nome di LeBron James, Kobe Bryant e così via. Tecnica, fisico, agilità, velocità, talento, esplosività e tanta etica del lavoro, straordinaria per un ragazzo così giovane che potrebbe perdersi facilmente nei meandri del protagonismo come tanti suoi coetanei. Ma evidentemente preferisce essere ricordato per le sue imprese sportive piuttosto che per qualche bravata tipicamente giovanile. Il futuro, e la prossima decade, saranno sicuramente suoi se il suo talento potrà essere espresso sui parquet più prestigiosi, lontano da infortuni che potrebbero minarne l’efficienza.
Una partita, quella disputata dagli Stati Uniti, subito nata sotto il segno del giocatore degli Oklahoma City Thunder, e che la Turchia ha cercato di non farsi sfuggire dalle mani come ha potuto, opponendo strenuamente tutte le sue armi, ma il divario è parso veramente incolmabile. Onore comunque ai giocatori turchi che sono arrivati all’appuntamento finale da imbattuti, distrutti in questa finale sia a rimbalzo (42 a 34) che nei tiri da 3 punti (11 a 7 le bombe totali) e la medaglia d’argento vale quasi come una d’oro. La vera medaglia d’oro invece ha stampata la faccia sorridente e ingenua di un ragazzo di 21 anni che ha griffato questo Mondiale con le sue eccezionali giocate.

Finale 1°-2° posto: U.S.A.-TURCHIA 81-64

Inizio di partita col turbo per Durant che firma subito 2 triple d’autore e con un’altro canestro da 2 punti mantiene gli Stati uniti in leggero vantaggio sul 14-12. Arriva però l’unico sorpasso turco della gara sul 15-14 ma non c’è da gioire perchè poco dopo, in un contrasto con Billups, Turkoglu si fa male al ginocchio e deve abbandonare momentaneamente il parquet per le necessarie cure mediche.
Furbescamente gli “States” capiscono che è il momento di assestare un mega parziale agli avversari privi del loro leader. E così avviene, una bomba di Curry riporta in vantaggio gli americani sul 20-17, ed il quarto si chiude sul 22-17 grazie a 2 tiri liberi di Russell Westbrook per il 22-17: Durant ha già la metà dei punti di squadra, ben 11 sui 22 totali e la difesa turca fa fatica a trovare le necessarie contromisure sul talento dei Thunder.
Il secondo quarto si apre con la grande difesa degli Stati Uniti. In attacco invece, intelligentemente, visto che la Turchia intasa l’area e ostruisce gli spazi sotto il tabellone viene proposto sistematicamente il tiro dalla lunga distanza che sembra funzionare piuttosto bene vista la serata di grazia di Durant: proprio il numero 5 con la quarta tripla firma il primo vantaggio in doppia cifra degli “States” (31-21) a 5 minuti dalla fine del primo tempo. La quinta bomba dà invece il 34-24 ed il fenomeno americano ha già a referto 20 punti!
Si arriva allo scadere della prima frazione con il punteggio di 42-32 U.S.A.

Il secondo tempo inizia proprio come era cominciato il primo: altre 2 triple di rara bellezza di Durant (la sesta e la settima) consentono un ulteriore allungo sul 48-32. Ma non finisce qui perchè gli Stati Uniti sfiorano ripetutamente il +20. A questo punto Tanjevic cerca di sistemare le cose, soprattutto in difesa e grazie ad un ritrovato Turkoglu in zona offensiva la Turchia riesce ad arrivare fino al -11 (52-41) a 4 minuti dalla fine del terzo quarto. Rudy Gay ridà fiato e scaccia le paure con un jumper da centro area per il 54-41 e Westbrook mette 3 punti d’oro per il momentaneo +16 a 2 minuti dalla sirena del mini-intervallo. Uno spento Ilyasova cerca di ricucire lo strappo, ma una magia del solito immarcabile Kevin Durant ristabilisce le distanze (59-43). Il terzo quarto va in archivio sul 61-48 Stati Uniti.
L’ultima frazione di gioco vede un canestro da 3 di Odom che uccide definitivamente la partita (68-50) anche se ancora ci sono 8 minuti da giocare sul cronometro. Odom si scatena e con altri 2 punti dà il massimo vantaggio ai suoi sul +20 con un magistrale contropiede (70-50). Turkoglu prova a suonare la riscossa per i padroni di casa ma la definitiva mazzata alle speranze turche la danno Rose e ancora lo scatenato Odom: Rose si prende canestro e fallo in penetrazione (72-52) e il libero aggiuntivo che esce dal ferro viene corretto dall’ala dei Los Angeles Lakers per il massimo vantaggio di 22 punti (74-52). Tunceri segna una tripla ma oramai mancano poco meno di 5 minuti. Westbrook continua a dare spettacolo e con un tiro da 3 porta il risultato sul 79-59, i turchi rispondono con altri 3 punti ma la gara si trascina, tra l’entusiasmo della panchina americana e dei pochi tifosi sugli spalti gremiti quasi interamente da supporter biancorossi, verso la fine, passando per una girandola di cambi che servono a Durant per prendersi la standing-ovation di tutti i presenti. Finisce 81-64, buone anche le prove di Westbrook (13 punti, 6 rimbalzi e 3 assist) e di Odom (15 punti e 11 rimbalzi) per non parlare dell’ottima difesa di Iguodala, sempre prezioso su qualsivoglia avversario, anche il più alto.
Per gli U.S.A. e’ il primo titolo iridato in 16 anni. La Turchia esce tra gli applausi dei 15000 del Dome, gli Stati Uniti impazziscono di gioia per un successo meritato e sudato come non mai nel passato.
Kevin Durant si prende il titolo di miglior giocatore del torneo, a tratti onnipotente e devastante: 7 triple segnate (su 13 tentativi) in una finale Mondiale sono un biglietto da visita che pochi possono presentare. Il titolo degli “States” è praticamente suo!

U.S.A.: Durant 28, Odom 15, Westbrook 13, Rose 8, Gay 6, Billups 4, Iguodala 4, Curry 3, Gordon 0, Chandler 0, Love 0, Granger 0. All.: Krzyzewski.
Turchia: Turkoglu 16, Erden 9, Ilyasova 7, Onan 7, Tunceri 7, Arslan 6, Asik 5, Gonlum 4, Savas 3, Guler 0, Ermis 0. All.: Tanjevic.

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