Tiago rescinde con la Juve

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Un’amore mai nato realmente, era destinato a finire in questo modo. Anzi, si era già protratto troppo a lungo, senza avere alcuna ragione per andare avanti. Il legame fra Tiago e la Juventus, mai sbocciato, ma trascinatosi nella sopportazione reciproca, poi nella freddezza e nella separazione ed, ora, nella rottura definitiva.

© Karim Jaafar/Getty Images
L’approdo alla Juventus, appena tornata in serie A, con Ranieri in panchina, in una squadra che si stava ricostruendo e stava cercando la sua identità, non fu il migliore degli esordi, ma poi le difficoltà si sono trascinate per tutta la stagione, anche a causa di continui infortuni del centrocampista. Tredici milioni di euro mal spesi, uno dei ” peggiori affari della storia della Juve “, così veniva dipinto da tifosi e dalla critica Tiago Mendes, scivolando nelle retrovie, e poi nell’ ombra. Arriva, così, il prestito all’Atletico Madrid, per due anni, dove in qualche modo riesce a riscattare le stagioni in bianconere, ma non lascia comunque il segno. Fino all’epilogo di questi giorni: rescissione del contratto con la Signora, consensuale, come recita il comunicato ufficiale apparso sul sito della Juventus, che produrrà un effetto economico negativo pari a 2,8 milioni di euro per effetto della svalutazione del valore residuo del centrocampista portoghese. Un acquisto sbagliato, una rescissione naturale conseguenza degli eventi: ma in questi casi, l’importante è che la dirigenza Juventus possa imparare dai suoi stessi errori e non ricommetterli in questa sessione di mercato, valutando bene gli acquisti e, soprattutto, la loro reale utilità al gioco del nuovo tecnico. D’altronde, sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

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