Il maestro Trap batte l’allievo Prandelli, Irlanda – Italia 2-0

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Eurosport
Alla vigilia di questa amichevole si era parlato di emozioni, ricordi del passato, buoni sentimenti. Dell’incontro fra Prandelli ed il suo maestro, il Trap, che lo aveva allenato ai tempi della Juve, insieme a Marco Tardelli, suo fedele braccio destro sulla panchina dell’Irlanda. Una partita in famiglia, insomma, nell’ultima amichevole di questa stagione in terra Belga e dal sapore già vacanziero. L’aspetto vacanziero, però, lo hanno riscontrato solo gli Azzurri mentre il gruppo del Trap è apparso in grande forma e voglioso di conquistare un risultato di prestigio contro l’Italia, seppur rimaneggiata da qualche cambio importante. Ecco, quindi, la sintesi della gara: gli Azzurri, si sa, nelle amichevoli non esprimono mai il massimo del loro potenziale ed hanno confermato ancora una volta quanto siano flebili le motivazioni in una gara amichevole di metà Giugno, a campionato ormai terminato da tempo. Si è materializzata così la seconda sconfitta della gestione Prandelli, le seconda in amichevole dopo quella del debutto di Londra contro la Costa d’Avorio il 10 Agosto, una sconfitta per 2-0, sotto la pioggia battente, con gol di Andrews al 36′ del primo tempo e di Cox al 44′ del secondo tempo. Più che la partita molle degli Azzurri, però, è di rilievo sottolineare la gara superlativa degli Irlandesi, caricatissimi, capaci di pressare a tutto campo a ritmi forsennati senza lasciar respiro confermando in tutto e per tutto il merito di essere primi nel proprio girone di qualificazione davanti a Russia e Slovacchia. Il Trap ci avrà messo molto del suo entusiasmo e della sua grinta inossidabile per preparare questa gara per non sfigurare di fronte ai suoi connazionali e di fronte ad una Nazionale alla quale è rimasto legato da due esperienze non esattamente esaltanti come il Mondiale Nippo Coreano del 2002 e gli Europei del 2004, dalle quali la “sua” Italia uscì malconcia. In quell’Italia c’erano Buffon, Pirlo e Cassano che Trap saluta affettuosamente prima della gara, prima di ritornare nello spogliatio per le ultime indicazioni alla sua squadra. Gli Azzurri, invece, sembrano impantanati nella pozzanghera di Liegi, non riescono a far gioco, non confermano i segnali positivi visti contro l’Estonia appena quattro giorni fa quando l’Italia aveva impressionato soprattutto per la fluidità di gioco e la capacità di giocare di prima ed in velocità, come raramente accade alla nostra Nazionale: quella, però, era una partita ufficiale. Nella difficoltà generale di ieri sera, il migliore sembra Pepito Rossi, nel primo tempo, e Montolivo che prova qualche conclusione dalla distanza. Nel secondo tempo, l’ingresso di Matri ravviva un po’ l’attacco, ma senza conclusioni degne di nota, con il portiere Irlandese spettatore non pagante della gara. Al termine gli applausi sono tutti per il maestro Trap che non si è lasciato battere dall’Allievo Cesare Prandelli al quale resta la consolazione di aver perso contro un amico e la possibilità di trarre conclusioni importanti da questa sconfitta: la sua Italia catalana ha bisogno di qualche gara in più per consolidare i progressi riscontrati nel gioco, cercando di affinare i movimenti e gli equilibri. Questo sarà l’imperativo nelle prossime gare, con l’inizio della nuova stagione che condurrà direttamente alla fase finale di Euro 2012, quando non si potrà più sbagliare.

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