Zamparini: Pastore andrà al Barca

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Maurizio Zamparini

Il vulcanico presidente Zamparini scopre le carte sul mercato rosanero, facendo il punto della situazione soprattutto in chiave cessioni, anche in considerazione dei pezzi molto appetiti dai grandi club di cui il suo Palermo dispone: in primis Javier Pastore, ma anche Hernandez.
L’argentino, pupillo del presidente, ha una probabilità di restare in Sicilia pari al 50% mentre, se dovesse partire, secondo Zamparini andrà quasi sicuramente al Barcellona, per costituire una coppia delle meraviglie con il connazionale ed amico Lionel Messi che lo avrebbe già convinto a raggiungerlo in blaugrana.

Per un pezzo pregiato come Pastore è forte, però, l’interessamento anche di alcuni club italiani, su tutti Inter, Milan e Roma. Zamparini rivela di essere stato contattato personalmente solo da uno di questi club, mentre gli altri hanno preferito interloquire con il procuratore di Pastore, Simonian.

Ma, secondo Zamparini, la pista italiana è la meno probabile da percorrere. In tal senso, infatti, il presidente ricorda le difficoltà riscontrate lo scorso anno nelle trattative con l’Inter, e soprattutto con Branca, per la cessione di Edinson Cavani, poi approdato al Napoli per “soli” 18 milioni di euro; mentre con il Milan la trattativa non sarebbe delle più agevoli data l’indecisione del club rossonero nel puntare su Pastore oppure su Ganso.
Ora, dunque, il presidente del Palermo vuole tutelare i suoi interessi economici e, per questo, dichiara che esiste una clausola “verbale” per la cessione di Javier Pastore di circa 50 milioni di euro che potrebbe anche essere rivista anche al rialzo nel caso di reale interessamento da parte di un grande club.

Maurizio Zamparini, poi, ha parlato anche di Hernandez, che rimarrà a suo avviso a Palermo almeno per un altro anno ancora per completare il suo processo di maturazione, senza alcuna possibilità di apertura neppure se vi fosse un interessamento da parte della Roma con Sabatini.
Così come il portiere Sirigu cercato in precedenza dall’Inghilterra, ma che resterà in rosanero con tutta probabilità.

Discorso a parte per capitan Fabrizio Miccoli, combattuto fra la volontà di tornare a casa, a Lecce, e la volontà di restare a Palermo: in tal caso, però, Fabrizio Miccoli dovrà accettare l’idea di non poter essere un titolare inamovibile ed entrare in campo senza malumori qualora venisse mandato in panchina. Tuttavia, l’uscita della famiglia Semeraro dalla società Leccese potrebbe essere un punto a favore della permanenza dell’attaccante salentino a Palermo, per concludervi la carriera.

In ultimo, il presidente non può sottrarsi dal parlare del tecnico Delio Rossi, un allenatore con il quale “non c’è nè odio nè amore”, che definisce bravo e preparato, ma che teme alzerà le richieste economiche in caso di sua permanenza.
Pertanto, il presidente Zamparini sta sondando il terreno con altri tecnici possibili sostituti di Delio Rossi. In primis, Gian Piero Gasperini, che Zamparini considera molto valido. Anche se, per stessa ammissione del Presidente rosanero, il suo sogno sarebbe stato un altro: Walter Mazzarri.
Se il suo rapporto con De Laurentiis si fosse compromesso definitivamente, Zamparini sarebbe stato prontissimo a portarlo al Palermo, data l’estrema affinità caratteriale che li lega, entrambi fumantini e vulcanici.
Il sogno Mazzarri, dunque, per ora è accantonato, ma con Zamparini mai dire mai.

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