150 partite sospette, l’incubo scommesse minaccia la serie A

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Lo scorso mese di Giugno, a campionati fermi, lo scandalo scommessopoli aveva tenuto i riflettori puntati sul mondo del calcio e sui suoi connotati oscuri, con accordi sotterranei, combine, nomi illustri coinvolti e partite pilotate, ed episodi al limite del grottesco.

Ora, a campionato iniziato ed entrato nel vivo, la procura di Napoli, ultimamente molto attiva su diversi fronti, ha reso noto di aver intrapreso un indagine su 150 partite di vari campionati degli ultimi due anni, che verranno vagliate ed analizzate a fondo, in merito a flussi anomali di puntate di scommesse, che farebbero presagire proprio il sospetto di combine.

Il procuratore di Napoli, Rosario Cantelmi, per ora, adopera molta cautela nelle sue dichiarazioni, ma pare che sarebbero molteplici le partite incriminate, anche in serie A, oltre che nei campionati minori.

L’indagine, inoltre, analizzerà i possibili coinvolgimenti della camorra, ed in particolare del clan della famiglia D’Alessandro di Castellammare di Stabia, che avrebbe – tramite una fitta rete di contatti con la criminalità Spagnola e Sud Americana – condizionato anche le partite di campionati esteri: a tal proposito, per proseguire in questo filone dell’indagine, il procuratore ha già chiesto una rogatoria internazionale.

L’indagine in corso, poi, ha rivelato un altro inquietante scenario, spesso ipotizzato e dibattuto ma, finora, mai provato concretamente: i rapporti fra alcune frange di ultras e la criminalità organizzata – in tal caso di stampo Camorrista – che, in alcuni casi, hanno creato un clima di “sabotaggio e di tensione” nei confronti di alcuni calciatori militanti in squadre minori, per condizionarne le prestazioni, mediante atti intimidatori e minacce di vario genere, ed indirizzare, così, gli esiti delle gare disputate.

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