Basket: Gli Azzurri di Pianigiani si radunano a Milano

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Danilo Gallinari & Kevin Durant | © Doug Pensinger/Getty Images

E’ partita oggi, lunedì 18 luglio, l’avventura della Nazionale italiana di basket, in vista dell’Europeo che si svolgerà in Lituania alla fine di agosto. La squadra di coach Simone Pianigiani inizia subito tra i problemi perchè Jacopo Giachetti, infatti, non sarà presente al raduno. Inoltre altri 2 suoi compagni alla Virtus Roma, cioè Angelo Gigli ed Andrea Crosariol, non sono stati ancora considerati idonei ad allenarsi a causa dei problemi fisici che hanno accusato nel corso della stagione. Questo riduce ad appena 15 atleti il gruppo che potrà cominciare a lavorare, ma non filtrano buone notizie perchè Giachetti, Crosariol e Gigli potrebbero anche non recuperare in vista della manifestazione continentale.

© Doug Pensinger/Getty Images
Ci sarà un mese e mezzo di tempo per trovare l’intesa e cercare di fare più strada possibile all’Europeo: l’esordio è contro la Serbia il 31 agosto, nel gruppo B che annovera anche Germania, Israele, Lettonia e Francia (passano alla seconda fase le prime 3 di ogni gruppo). L’obiettivo della truppa di Pianigiani è arrivare tra le prime 6 per potersi giocare la qualificazione alle Olimpiadi del 2012. La sfida dell’Italia è quella di sopperire alla mancanza di centimetri con una pallacanestro “small-ball” ovvero un quintetto piccolo, rapido, veloce e velenoso, magari indigesto per le nostre avversarie dato che il punto debole della nostra squadra è proprio la carenza di “lunghi” con i soli Cusin e Renzi (che gioca anche in Lega2 peraltro) a poter fare la voce grossa sotto i tabelloni (e forse neanche tanto visto che di esperienza contro “mostri sacri” del basket internazionale ne hanno veramente poca). Si dovrà fare di necessità virtù, facile ipotizzare un quintetto con Hackett in cabina di regìa, Belinelli nel ruolo di guardia, Mancinelli come ala piccola, Gallinari scelto come ala grande atipica e Bargnani nel ruolo di centro (tra l’altro nel quintetto ci sono 3 giocatori NBA ed Hackett e Mancinelli che ci sono andati molto vicini). Lo starting five appare di livello, il punto dolente è invece la panchina che non offre ricambi di valore ed in un torneo con più partite in pochi giorni questo potrebbe risultare letale. Queste le parole del Commissario Tecnico Simone Pianigiani alla presentazione della squadra:

  • Non siamo in tanti ma siamo un gruppo giovane, atipico, tolti un paio di elementi siamo tutti under30. Abbiamo qualche problema di infortunio, ma questi ragazzi hanno lo spirito giusto che ci siamo portati dietro dalla scorsa estate. Ripartiamo da questo, dalla voglia che abbiamo, dal gruppo che abbiamo costruito l’anno scorso e da un paio di volti nuovi, senza pensare che non abbiamo pivot e stazza. Siamo qui per emozionarci e per emozionare la gente, e vorrei che le persone che ci guardano siano orgogliose di quello che facciamo in campo. E’ importante conoscere i nostri punti di forza per giocare di squadra, altrimenti siamo poco credibili. Abbiamo limiti difensivi di fisicità in area, ma dall’altra parte anche qualità da sfruttare perché siamo più mobili. Dovremo riuscire a trovare un bilanciamento perché senza indentità difensiva non si va da nessuna parte, ma allo stesso tempo anche essere bravi a camminare contro squadre che non ci permettono di correre“.

Dell’avventura ormai imminente hanno parlato anche Gallinari e Belinelli. La guardia degli Hornets ha dichiarato:

  • In Nazionale serviva aria nuova, venivamo da un periodo difficile, e Pianigiani e il suo staff hanno fatto un grandissimo lavoro in questo. L’obiettivo è qualificarci per le Olimpiadi, ma per farlo dovremo riuscire a fare gruppo, ingranare sul campo, trovare le motivazioni giuste che devono emergere in queste competizioni. Il livello è molto alto, noi NBA avremo gli occhi di tutti addosso, ma non bastiamo: dovremo fare gruppo perché il basket è uno sport di squadra, non si vince da soli!“.

Questo invece il pensiero di Gallinari, alla sua prima vera esperienza in un torneo con la maglia dell’Italia:

  • Sono contento e motivato per essere in questo gruppo e spero di riuscire presto a costruire una chimica, un gioco: l’ultima medaglia è arrivata non perché avessimo Jordan in squadra, ma perché esprimevamo un gioco spettacolare. Puntiamo ad arrivare a Londra 2012, ma il girone è difficile e superarlo sarà dura: qualificarci per i Giochi sarà come vincere una medaglia. Siamo piccoli, ed è probabile che debba dare una mano anche da lungo, ma non mi spaventa: io voglio giocare, non mi interessa in che ruolo. Sono molto emotivo, e voglio trasmettere questa passione ai miei compagni e al pubblico, dove per emozione intendo entusiasmo ma anche cattiveria agonistica. Pianigiani? Sono molto stimolato dalla possibilità di lavorare con lui, e di capire come faccia ad essere così vincente. E non vedo l’ora di schiacciare in testa a Ronny Turiaf! Sono contento di rivederlo, è un mio grande amico. Come mi trovo a Denver? Anche se all’inizio c’era un po’ di diffidenza nei miei confronti, è stato un cambiamento positivo dal punto di vista personale: ho dimostrato di non essere soltanto un tiratore ma un giocatore completo, e di saper ancora giocare a tutto tondo come facevo in Europa“.

Gli azzurri tra 2 giorni andranno a Bormio, dove resteranno in ritiro fino al 28 luglio. Poi comincerà la serie di tornei estivi: prima ci sarà il “Memorial Diego Gianatti” il 29 ed il 30 luglio (contro Canada, Macedonia e Bulgaria), poi Torneo a Cipro (5-7 agosto, sfide con Grecia, Russia e Polonia), Trofeo “Città di Rimini” dal 12 al 14 agosto (con Bosnia, Polonia e Grecia) e ultimo test ad Atene, al torneo dell’Acropolis (in programma dal 23 al 25 agosto con Grecia, Montenegro e Bulgaria). Il 31 esordio all’Europeo (come già detto in precedenza). Per le interviste, fonte Eurosport.

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