Berlusconi: “Robinho e Ibra non sono acquisti pre-elettorali”

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Osservando la situazione nel mondo politico e la perdita di consensi di Berlusconi tra i tifosi del Milan le operazioni di mercato che hanno portato Ibrahimovic e Robinho in rossonero potevano apparire come un tentativo, in grande stile, di rivalutare la sua posizione ed entusiasmare il popolo rossonero. Stando alle parole di Berlusconi, che oggi ha concesso un intervista alla Gazzetta dello Sport, non esiste il pericolo elezioni perchè il Pdl governerà ancora altri tre anni.

“Discorsi che non hanno senso – dice Berlusconi – tanto è vero che alle elezioni andremo soltanto fra tre anni. Non è vero che ho ritrovato l’emore per il Milan, perchè io l’ho sempre avuto. Negli ultimi due anni però non avevo condiviso il modo con cui la squadra era messa in campo, prima con Ancelotti e poi con Leonardo”.


Il rapporto con Allegri e il 4-2 fantasia

“Sarà Allegri a decidere chi far giocare in base allo stato di forma e alla salute di tutti – considera Berlusconi – Gli ho spiegato come la penso e lui sa che ho voluto allestire un Milan molto spettacolare, capace di divertire, in cui tutti i migliori possono giocare insieme se stanno bene. Ma l’ultima parola spetta a lui”. Decisioni che, a detta del patron, non comportano il rischio di burrasche: “Allegri rischia se non vince? No, perché noi abbiamo sempre lasciato lavorare tutti. Negli ultimi due anni, però, non avevo condiviso il modo con cui la squadra era messa in campo, prima con Ancelotti e poi con Leonardo. Io ho sempre rispettato il ruolo degli allenatori, ma ho provato dolore vedendo che le risorse a loro disposizione non erano opportunamente impiegate. Ronaldinho e Pato invece di essere vicini alla porta erano a 45 metri”

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