Capello a Chiambrettopoli, soddisfazione Inghilterra ma Italia è più forte

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Fabio Capello | © Alex Grimm/Getty Images

Ebbene, il “nostro” quarto di finale Europeo sarà contro l’Inghilterra, contro la Nazionale di sua Maestà Elisabetta II, contro le insidie di Rooney, contro il gruppo plasmato da Fabio Capello e lasciato in eredità, proprio sul più bello, a Roy Hodgson, un tecnico che – nel nostro calcio, ai tempi dell’Inter – ha avuto ben poca fortuna ed al quale in Patria hanno dedicato una statua. Fabio Capello, a Chiambrettopoli, lo spazio radiofonico di Piero Chiambretti in onda su Radio 2 risponde ironico sulla questione: “Fossi in lui mi toccherei da qualche parte”. Naturale, dunque, che per il mister friulano assistere a questo Europeo di Polonia ed Ucraina dalla tv sia un po’ motivo di sofferenza anche se, comunque, don Fabio riesce a prendersi le sue personali soddisfazioni considerando che la squadra Inglese di Hodgson è composta da calciatori “che avevo scelto io”.

D’altronde, la sua gestione è stata una fase importante della Nazionale inglese, considerando che Capello detiene il record della più alta percentuale di vittorie rispetto alle gare disputate, riuscendo a costruire un gruppo solido e, al contrario di quanto accadeva tradizionalmente, ben disciplinato: i residui positivi del suo lavoro sono ancora presenti e, probabilmente, per Fabio Capello sarà stato motivo d’orgoglio vedere i suoi “players” conquistare il primo posto nel girone D, davanti agli storici rivali francesi.

Ragioni del cuore a parte, Fabio Capello è sempre uno dei tecnici più importanti del panorama internazionale e, dunque, è naturale chiedergli un’analisi tecnica delle qualificate ai quarti: “Le nazionali non possono esprimere il gioco migliore del paese, l’unica è la Spagna, perche lì giocano tutti a questa maniera e soprattutto perché la percentuale di giocatori fra Real Madrid e Barcellona completa la Nazionale, per cui si conoscono e giocano in un certo stile”. I moduli ed i numeri secondo Capello lasciano il tempo che trovano, anche perchè – nel calcio attuale – si gioca “il 9-1, perchè ci si difende il 9 più il portiere e si attacca in molti, 4 o 5″.

Fabio Capello | © Alex Grimm/Getty Images

Emerge, così, il discorso relativo alla Nazionale Azzurra che, tra qualche difficoltà e qualche sprazzo di luce, dovrà affrontare un impegno sicuramente ostico nei quarti di finale; per Capello, però, il primo traguardo raggiunto dagli Azzurri non è stato casuale ed, anzi, dopo aver assistito dallo stadio alla partita degli uomini di Prandelli contro la Spagna, nella prima gara del loro girone, l’impressione è stata assolutamente positiva: “Ho sempre pensato che l’Italia fosse più forte delle altre squadre. Questa è una buona Nazionale, può fare la sua parte. Mi dispiace solo per Chiellini, un giocatore che da qualcosa in più a questa squadra”.

In tema di giocatori “chiave” inevitabile una battuta su Cassano-Balotelli, la coppia “accantonata” da Marcello Lippi e riscoperta da Prandelli che, nel bene e nel male, hanno lasciato la loro firma nella partita contro l’Irlanda. Secondo Capello, i due sono cresciuti rispetto al passato: Cassano dopo “il colpetto” che ha ricevuto, mentre con Super Mario bisogna “esser diretti”, cercando di aiutarlo a superare le polemiche, così come ha fatto sul campo Leonardo Bonucci, chiudendogli la bocca con una mossa intelligente.

Dopo tante riflessioni sulla Nazionale Azzurra, sorge spontanea la domanda di Chiambretti a proposito di un suo possibile futuro da cittì dell’Italia, anche alla luce delle affermazioni di Mario Sconcerti, uno dei più autorevoli giornalisti sportivi. La risposta di Don Fabio, però, è categorica: “Ho detto più volte che non mi interessa la nazionale italiana, lo riconfermo da te che sei un amico. E poi, ho già una certa età”. Dati i precedenti (vedi dichiarazione “mai alla Juventus”, ndr) nulla è escluso, anche se, per ora, Capello preferisce il ruolo di attento osservatore, anche del campionato italiano, commentando così il ritorno in serie A di Zeman: “E’ un allenatore di valore, e la Juve, probabilmente, viste le continue battute, avrà un nemico in più, non solo sul campo”.

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