Di Vaio spedisce la Juve all’inferno. Il Bologna passa all’Olimpico

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Se la Juve dello scorso anno è stata la squadra che ha infranto tutti i record (in negativo), quella di questa stagione con una nuova guida tecnica e societaria non è da meno: il Bologna infatti espugna Torino dopo ben 31 anni. I bianconeri rimediano la seconda sconfitta consecutiva dopo Lecce come un pugno nello stomaco che fa male e nonostante i proclami della settimana e la ricerca di una svolta iniziano ad esser evidenti i segni di una stagione anonima.

I primi 45′ minuti sono di una noia mortale con la Juve accademica e senza il guizzo decisivo e il Bologna più orientato a non prenderle che a cercare di vincere. Le uniche occasione sono della Juve e arrivano più dalla casualità che da un gioco corale e portano la firma di Felipe Melo e Iaquinta preferito a Luca Toni come partner di Matri.

Nella ripresa Del Neri prova subito il doppio cambio con Del Piero per Martinez e Toni per Iaquinta ma al primo affondo passa il Bologna con capitan Di Vaio, l’ex bianconero servito da Mutarelli si insinua nella difesa bianconera beffando Storari con un pallonetto.

La Juve prova subito a rispondere, ma restano i problemi in fase di costruzione. Del Piero e compagni attaccano a testa bassa, ma senza organizzazione, e si espongono anche ai contropiede avversari. Il Bologna, infatti, non si lascia pregare, e al 66′ arriva il raddoppio, ancora una volta con Di Vaio che fa quello che vuole nella difesa bianconera e batte per la seconda volta Storari con un destro preciso. Del Neri prova il tutto per tutto inserendo anche Pepe ma anche la sfortuna si mette di mezzo, Bonucci di testa manda di poco fuori, Portanova respinge sulla linea un colpo di Toni. Finisce tra i fischi e la contestazione, per il Bologna invece è l’ennesima impresa di una stagione da ricordare.

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