Golf. Il mondo c’invidia Manassero, la caccia ai Major è aperta

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Domani Matteo Manassero compirà 18 anni, una maggiore età ottenuta all’ anagrafe ma sui campi da gioco il baby italiano si comporta semplicemente da assoluto veterano. La vittoria al Malaysian Tour ne è la dimostrazione con un atteggiamento da fuoriclasse affermato e non risentendo mimicamente della pressione, prerogativa questa, dei grandi campioni.

La vittoria al Malaysian Tour è di quelle importanti basti considerare che tra i partecipanti vi era l’ ultimo vincitore dell’ Augusta Master, il sudafricano Carl Schwartzel e Rory McIlroy, l’ altro giovane talento del golf mondiale. Inoltre sempre con questa vittoria, l’ italiano ha ottenuto la partecipazione di diritto ai tre major rimasti in calendario e cioè l’ U.S. Open a giugno, il British Open a luglio ed il PGA Championschip ad agosto.

Anche la stampa di tutto il mondo esalta il giovane campioncino azzurro: “Quella in Malesia è stata per l’italiano la seconda vittoria nello European Tour di una nascente carriera da pro’ – scrive il quotidiano britannico Guardian -, e vista la qualità dei concorrenti e la compostezza mostrata sotto pressione, rende Manassero il talento più eccitante del mondo”. Sky Sports UK va anche oltre: “Manassero è meglio di McIlroy? – si chiede il sito della televisione britannica -. Ha vinto 2 tornei nello European Tour contro uno solo conquistato da Rory, e oltre a una grande maturità come golfista, il 17enne ha anche mostrato grande maturità come persona”.

Le congratulazioni arrivano anche dal Ministro della Gioventù, Giovanna Meloni, “Il trionfo di Matteo Manassero inorgoglisce tutta l’Italia – spiega il ministro -. Sono contenta per il grande traguardo tagliato alla vigilia dei suoi 18 anni: questo trofeo è uno splendido regalo di compleanno per sé e per tutti quei giovani italiani che fanno grandi cose a dispetto della giovane età e di chi, proprio per questioni anagrafiche, non crede in loro. La storia di Matteo, infatti, così come quelle di tanti altri ragazzi che raggiungono l’eccellenza nello sport, il lavoro, l’arte, la creatività o il volontariato, dimostra che non è necessario avere i capelli bianchi per poter essere grandi davvero”

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