Inter in crisi? La verità dopo la sosta

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Milano in crisi titolava stamane la Gazzetta dello Sport in riferimento alle pessime prestazioni di Inter e Milan e in merito alla somma dei loro punti in classifica (9 sommando i 4 dei nerazzurri e i 5 dei rossoneri) che davvero sono più di un segnale di allarme. A questo punto mai più gradita fu la sosta delle Nazionali! Due settimane per ricaricare le batterie, il morale e permettere agli infortunati di recuperare al meglio per tornare a dare il giusto apporto a squadre prive di qualità e con poca corsa nelle gambe.

Wesley Sneijder ©Oliver Morin/Getty Images
PROBLEMI?-L’Inter con l’arrivo di Ranieri, il ‘normalizzatore’, nelle ultime due partite in trasferta contro il Bologna e in Champions con il Cska di Mosca, sembrava aver smaltito le scorie della precedente gestione Gasperini, invece il tonfo casalingo contro il Napoli materializza nuovamente le paure svanite dopo la sfida contro il Novara. Attenzione però, la valutazione dei nerazzurri deve essere il più oggettiva possibile, considerando come nei primi 40 minuti l’Inter (anche grazie al rientro di uno straripante Maicon) abbia dominato, creato molto e preso le redini della partita in mano. Gli errori di Rocchi sul primo giallo di Obi e sul rigore inesistente hanno ovviamente condizionato e indirizzato la partita a favore del Napoli. Ovviamente sbilanciandosi pericolosamente davanti per cercare la rimonta, l’Inter ha mostrato il fianco ad un Napoli che ha giocato una partita perfetta, fatta di attese e ripartenze fulminee. Quello che deve far preoccupare i tifosi nerazzurri sono i moltissimi gol subiti da una delle difese più forti di sempre, dove oggi l’Inter risulta aver la retroguardia più vulnerabile della Serie A. Gli errori di Nagatomo, o di Lucio sono evidenti e su questo Ranieri dovrà lavorare molto per dare al reparto quella solidità che ogni grande squadra ha come marchio di fabbrica. SOSTA E RIENTRI- Come già detto in precedenza, una mano potrebbe proprio arrivare dalla sosta e dalle sfide delle Nazionali, dando maggior tempo agli infortunati di recuperare e a ‘Mr.Wolf’ Ranieri di aggiustare i problemi su citati. Il ritorno di Sneijder sarà più che fondamentale, dove per sopperire alla pesante assenza dell’olandese  Ranieri ha provato a inserire Alvarez nel ruolo di trequartista, ottenendo due prestazioni assolutamente lontane dal soprannome del ragazzo “Maravilla”. Inoltre dopo la sosta ci sarà anche il rientro di Dejan Stankovic, insieme a Thiago Motta e Poli, per inserire forze fresche in mediana e far rifiatare giocatori come Cambiasso e Zanetti che non hanno saltato nemmeno una partita. Con la squadra al completo sicuramente l’Inter di Ranieri saprà risalire la china della classifica e chissà se riuscirà ad avere una voce in capitolo su uno scudetto che a parer dei molti tifosi italiani sembra essere già in mano a Juve o Napoli. MERCATO SBAGLIATO- Il vero errore dei nerazzurri oltre a voler scegliere un tecnico come Gasperini che aveva nel suo Dna il 3-4-3, difficilmente realizzabile con la rosa nerazzurra, è stato vendere Eto’o negli ultimi giorni di mercato, e cercare di sostituire campioni come Sneijder e Maicon con giovani di promessa come Alvarez e Jonathan. Se il primo qualcosina di buono l’ha fatto intravedere, per il secondo il giudizio sarebbe impietoso. Anche l’acquisto di Forlan lascia molti dubbi, considerando come l’uruguaiano abbia una carta d’identità pesante, e come ancora ad oggi non sia riuscito a essere decisivo come dovrebbe, collezionando una serie di prestazioni che portano il tifoso nerazzurro a fare paragoni impossibili con il bomber Eto’o. Lasciando per ultimo l’acquisto di Zarate, di difficile collocazione nello scacchiere nerazzurro, per il nuovo modulo che vede l’utilizzo di due punte come Pazzini e uno tra Milito e Forlan. Con il senno di poi la domanda sorge spontanea: con gli stessi soldi spesi per Alvarez puntare su Inler sembrava così assurdo?

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