Intervista a Katia Bassi “NBA 3X Summer Tour 2012 un successo clamoroso”

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Katia Bassi
Katia Bassi

L’NBA 3X Summer Tour 2012 prosegue e la scorsa settimana ha fatto tappa a Reggio Calabria, creando ancora una volta un’occasione unica di incontro tra giovani e di divertimento assoluto. Nel corso dell’evento, che ha visto gareggiare in tornei 3 contro 3 ragazzi di tutte le fasce d’età (sono previsti tornei tra ragazzi e ragazze di 11 e 12 anni, di 13 e 14, di 15 e 16 e maggiori di 17 anni e Open Division, che consiste in squadre miste) oltre a vederli usufruire di divertenti attività interattive, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchere ed intervistare Katia Bassi, General Manager di NBA Italia che dopo Dopo Lignano Sabbiadoro, Trapani, Ostia e la prossima Torino ha fatto visita anche alla città dello Stretto, la quale con molta cortesia e simpatia ci ha dedicato del tempo e ha risposto alle nostre domande.

 

Katia Bassi
Katia Bassi | © Georgea Costa Netto

Ecco a voi l’intervista.

Giuseppe Guerrasio: Sembra che l’NBA si stia interessando all’Italia, l’NBA 3X Summer Tour 2012 ha toccato sei città italiane, e diversamente da tanti altri eventi ha davvero coperto tutto il paese, questo è un chiaro segnale che il marchio NBA vuole tornare in Italia ai livelli che aveva toccato nei primi anni ’90?

Katia Bassi: Il nostro obiettivo come mission NBA è quello di diffondere più possibile il gioco del basket in tutto il mondo, quale migliore attività che andare a trovare i nostri tifosi sul territorio. NBA non ha un problema di notorietà di marca perchè è conosciuta per l’84% sul territorio italiano, ha un problema naturalmente di presenza sul territorio, perchè naturalmente le partite non sono giocate che negli Stati Uniti, quindi quello che noi vogliamo fare è far capire a tutti i nostri tifosi, e sono tanti, quasi cinque milioni, che noi ci siamo e ci siamo in maniera continuativa, vicino poi soprattutto a colori i quali hanno voglia di giocare e a chi vuole avvicinarsi al basket ed è interessato a vedere come lavoriamo.

GG: Hai anticipato la mia successiva domanda dato che volevo chiederti quanto NBA possa contribuire a far crescere lo sport del Basket. Per la scelta delle varie tappe, ho visto che diversamente da altri sport avete fatto comunque eventi in tutta Italia, da Milano a Torino passando per Reggio Calabria. In base a cosa avete scelto le location delle tappe?

KB: Abbiamo scelto innanzitutto sulla base di tradizioni di basket molto importanti da un lato, dall’altro anche in base ad accordi collaborativi naturalmente, perchè quello di cui abbiamo bisogno sono belle location, che abbiano un bel traffico naturale e che possano ospitare chiaramente le nostre strutture, come la metratura richiesta ad esempio, veramente molto alta, ed è necessario che ci siano tutte queste caratteristiche.

GG: Quindi la scelta di Reggio Calabria al posto di città come Milano e Roma è dovuto anche a questo?

KB: Su Milano e Roma è normale che si facciano degli eventi, intanto su Milano avremo la partita dei Boston Celtics, per cui ci sembra più che sufficiente, oltretutto quello che noi volevamo fare era non essere più Roma-centrici o Milano-centrici ma andare dove i nostri tifosi sono e i tifosi non sono solo a Milano e a Roma.

GG: Noi a Reggio Calabria tra l’altro abbiamo il ricordo di Manu Ginobili e credo anche questo significhi tanto vero?

KB: Certamente, c’è una grandissima tradizione che speriamo ritorni molto presto.

GG: A proposito dell’evento di Milano, l’attesa per EA7 Milano – Boston Celtics è tanta, l’NBA ha mai pensato addirittura di far giocare qualche partita della regular season, magari non solo in Italia, ma anche un mini tour in Europa?

KB: Intanto noi abbiamo già fatto una partita di Regular Season nel 2011 a Londra e è quello che rifaremo nuovamente, sempre a Londra, a Gennaio del 2013. Evidentemente dobbiamo scegliere delle località che abbiano un palazzetto all’altezza e delle capacità per poter prevedere anche un ritorno interessante, dato che è chiaro che una partita in Europa ha dei costi diversi che negli USA.

GG: Visto l’idea di diffondere il basket, avete pensato magari di realizzare un appuntamento settimanale con qualche canale televisivo nazionale in chiara, come RAI o Mediaset, in modo che il marchio NBa arrivi anche a chi non ha un abbonamento SKY o non segue Sportitalia?

KB: Diciamo che con Sportitalia e Sky abbiamo un rapporto di esclusiva e soprattutto qualsiasi sia il nostro modo di comunicare abbiamo e cerchiamo un altissimo livello di produzione, che è ovviamente importante. Noi crediamo inoltre che avvicinarci alla nostra fascia di pubblico, il nostro target è quello dell’età compresa tra i 16 e i 34 anni, significhi usare strumenti di comunicazioni nuovi, in particolar modo i social network.

GG: L’NBA 3X Summer Tour 2012 è ormai alle battute finali, dopo quella di Reggio Calabria manca solo la tappa di Torino, tirando le somme come è andato il tour?

KB: E’ stato un successo clamoroso, sia come affluenza di partecipanti che, ancor di più, come accoglienza delle persone, addirittura alcuni genitori sono arrivati a ringraziarci per come hanno visto i loro figli divertirsi, il tutto naturalmente gratuitamente, e portare a casa bei ricordi e tantissimi premi messi in palio da NBA.

Ringraziamo nuovamente Katia Bassi e speriamo di avere modo di reincontrarla presto per nuove iniziative sul territorio italiano.

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