Italia, avanti con fiducia nonostante la sconfitta con l’Uruguay

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Italia | © Claudio Villa/Getty Images

L’amichevole dell’Italia di Cesare Prandelli contro l’Uruguay di Tabarez, disputata nella fredda notte romana, è stata – risultato a parte – una bella serata di sport ed un’occasione importante per celebrare i 150 anni dell’Unità del nostro Paese, in particolare in un momento tanto delicato e difficile per le nostre istituzioni politiche e per l’instabilità economico-finanziaria.

E’ stata la serata del record di Gigi Buffon, capitano da 112 presenze in Azzurro, al pari di un altro portierone storico, l’altro portiere campione del Mondo, Dino Zoff. Gigi Buffon, totem Azzurro, che – anche fuori dal campo, in occasione della visita al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – nel suo discorso da Capitano, ha dimostrato grande attaccamento alla Nazionale oltre che maturità di pensiero e capacità di analisi della delicata situazione attuale.

E’ stata la serata delle conferme per il cittì Cesare Prandelli che ha visto la propria squadra reggere bene il confronto con una grande Nazionale, campione del Sudamerica, quarta nel ranking Fifa, ed in testa alla classifica del proprio girone nelle qualificazioni sudamericane ai prossimi Mondiali di Brasile 2014.

Italia | © Claudio Villa/Getty Images

Una Nazionale italiana che ha provato sempre a costruire, a fare gioco, a cercare il gol con convinzione, chiudendo in positivo – nonostante la sconfitta, che Cesare Prandelli definisce “ingiusta per quanto visto sul campo” – l’anno 2011 proiettandosi già verso il 2012, ossia l’anno degli Europei.

E’ stata la prima sconfitta casalinga dell’era Prandelli, una sconfitta che – in casa – mancava dal 16 Agosto 2006 nell’amichevole contro la Croazia, nella gestione Donadoni, ma è stata una battuta d’arresto che potrebbe rivelarsi anche utile nel percorso futuro, poichè ha permesso all’Italia di misurarsi contro un avversario di spessore ed in un momento di grande forma, senza sfigurare affatto.

Fra le note positive in campo, su tutti la grande prova di Mario Balotelli che sembra stia diventando imprescindibile per il ct, nonostante ieri sera abbia dovuto sopportare un trattamento “particolare” da parte dei duri difensori uruguaiani. Mario Balotelli, dunque, sta divenendo una certezza, anche se al suo fianco – ad oggi – manca qualcuno in grado di completarlo al meglio nelle manovre offensive, aspettando il ritorno di Antonio Cassano.

Fra gli aspetti da rivedere, invece, la difesa Azzurra di ieri sera non è parsa sufficientemente sicura: nel gol incassato “a freddo”, che ha poi deciso l’incontro, pesa la responsabilità di Ranocchia che ha concesso troppo spazio a Fernandez; responsabilità individuali, ma non solo: anche Balzaretti non è parso in gran serata, in difficoltà soprattutto nei ripiegamenti, lasciando troppo spazio agli uomini di fascia della Celeste.

Le certezze inossidabili, invece, si riferiscono alle iniziative di Andrea Pirlo, come sempre fulcro indispensabile del centrocampo, alla generosità di Simone Pepe, entrato a gara in corso, e di Claudio Marchisio, che – con il geometra Pirlo – nell’ormai collaudata coppia bianconera, dimostra di trovarsi a meraviglia.

Una sconfitta di misura, dunque, dalla quale trarre importanti spunti di riflessione per il prossimo futuro, fra certezze, esperimenti riusciti, uomini ritrovati e consolidamento dei meccanismi di squadra: la strada verso le speranze del 2012 è ancora lunga, il tempo per lavorare è dalla parte del gruppo Azzurro, e la parola d’ordine, dopo quanto visto, sembra essere una sola: fiducia.

Il video di ITALIA – URUGUAY 0-1

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