Le 8 meraviglie di Ibrahimovic

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Zlatan Ibrahimovic

Che Zlatan Ibrahimovic fosse un uomo campionato lo si era capito da tempo, l’attaccante svedese, infatti, pare avere un certo fluido magico per la conquista dei campionati nazionali in cui milita. La lunga serie di vittorie di titoli ebbe inizio nel lontano 2001, quando indossava la casacca biancorossa dei lancieri dell’Ajax. In Olanda il giovane Ibra comincia da subito a farsi notare e conquista il primo dei suoi 9 titoli nazionali fra Paesi Bassi, Italia e Spagna.

Alla sua terza stagione con la squadra di Amsterdam vince il suo secondo scudetto, il primo delle 8 meraviglie messe in fila dal Mago. Nell’estate 2004 passa alla Juventus e con 16 reti nel primo anno in bianconero contribuisce alla conquista dello scudetto, poi revocato. Ad un’ottima vena in campionato corrisponde però una scadente verve in campo internazionale, sono, infatti, zero le sue marcature in Champions. Secondo anno in zebrato e secondo scudetto stavolta, con un bottino molto misero di appena 7 gol, sforzi che però varranno a poco, visto la sentenza di Calciopoli che annullò i suoi due trionfi in bianconero. Passato all’Inter Ibra da grande protagonista conquista 3 scudetti di fila, a dire il vero il primo scudetto, anche a causa del vuoto lasciato dalle sentenze del 2006, è una pura formalità per la compagine meneghina che ha nello svedese il proprio terminale d’attacco. Anche nella stagione successiva si conferma punto di forza dei nerazzurri. Oltre a segnare con regolarità in campionato, dopo un’assenza di un mese e mezzo, torna a giocare nel secondo tempo della gara dell’ultima giornata di campionato con il Parma, contro cui realizza i due gol decisivi per la vittoria del sedicesimo scudetto interista.

La stagione 2008-2009 è la migliore fino ad oggi disputata dallo svedese, 25 le reti siglate in campionato e ancora una volta trascinatore dell’armata nerazzurra, la Champions però rimane un miraggio. Proprio per raggiungere la coppa dalle grandi orecchie decide di trasferirsi al Barça e anche qui conquista il suo settimo titolo nazionale, ma ironia della sorte deve interrompere il suo sogno di conquistare la maggiore competizione europea, in semifinale contro la sua ex squadra, che poi si laureerà Campione nella finale di Madrid. In blaugrana però le cose non vanno per il meglio, i rapporti con l’allenatore non sono idilliaci e Ibra soffre la pesante convivenza con il fenomeno Messi, allora decide l’estate scorsa di tornare in Italia e a Milano, ma, stavolta, sceglie la sponda rossonera. Anche quest’anno il sogno di vincere l’ex Coppa Campioni svanisce presto, ma l’attaccante trascina i rossoneri segnando con regolarità e regalando assist, soprattutto, nella prima parte della stagione siglando reti decisive come quella nel derby d’andata contro l’Inter.

Otto quindi le perle della lunga collana di Ibra, 8 campionati consecutivi vinti, che confermano come lo svedese sia uomo da competizioni lunghe piuttosto che da partite dentro o fuori. Una collana alla quale però manca un diamante chiamato Champions League.

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