Moratti incorona Leonardo: “lo avrei voluto come dirigente”

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Il campionato esaltante del Milan ha di fatto aumentato la già alta considerazione nel mondo calcistico di Leonardo. Il neo tecnico brasiliano ha dimostrato sul campo, pur essendo di animo nobile, di avere le capacità di imporre il suo credo di gioco ad una squadra da molti data per appagata e quindi finita. Basterebbe questo per porre il giovane tecnico nell’Olimpico dei grandi ma se ancora qualcuno dubitasse dei suoi mezzi e pensasse che exploit rossonero sia frutto del fato e della fortuna a sciogliere ogni perplessità arriva Massimo Moratti.

Il presidente degli odiati cugini nerazzurri incorona il tecnico attribuendogli i meriti più grandi della rinascita milanista e svela in una intervista alla “La Stampa” di aver provato a prenderlo come dirigente. Leo ricordiamo che anche come vice presidente del Milan ha compiuto imprese degne di nota sia attraverso la fondazione Milan ma si è distinto anche come talent scout portando in rossonero Kaka, Pato e Thiago Silva.

“Se il Milan ha grande ottimismo e fiducia nel proprio gioco, il merito è tutto dell’allenatore. Lo stimo molto e l’avrei voluto come dirigente.- dice Moratti – Leonardo sarebbe stata una figura importante per i nostri campus all’estero ma fortunatamente per lui ha trovato qualcosa che gli restituisce qualcosa di più, anche in termini di importanza”.

Sulla Juve? “Non me l’aspettavo era partita bene e la nostra paura era quella che acquistassero sempre più fiducia e sicurezza. Al momento gli gira tutto storto”.

Mourinho e la Champions
? “Non è un’ossessione, come famiglia l’abbiamo già vinta – ha rivelato – però c’è da lavorare psicologicamente per superare lo scoglio degli ottavi. Anche se non la vincessimo Mourinho rimarrà con noi, col Siena ha dimostrato quanto è attaccato all’Inter”.

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